Banche, migliaia di assunzioni entro il 2023: le lauree STEM sono il futuro

Le facoltà di economia rappresentano ancora la principale fonte delle banche da cui attingere per le future assunzioni, ma il numero dei dipendenti laureati in discipline STEM è destinato a crescere.

banche, migliaia di assunzioni per i laureati stem

La trasformazione digitale in atto nella società e i conseguenti nuovi modelli di business impongono ormai nuove professionalità in qualsiasi settore. Se fino a oggi le banche non richiedevano ai nuovi assunti particolari abilità legate alle nuove tecnologie, entro il prossimo triennio il quadro comincerà gradualmente a cambiare.

Come riportato dal Sole 24 Ore sulla base di un’indagine condotta su dieci tra i maggiori istituti di credito, le nuove assunzioni vedranno negli anni una significativa riduzione dei laureati in economia (50%) e un deciso incremento dei laureati in discipline STEM (fino al 30%). Parallelamente ai tagli del personale e ai piani dei prepensionamenti, il numero complessivo delle assunzioni previste entro il 2023 dovrebbe essere pari a 10mila.

In particolare, il quotidiano fa riferimento alle banche che secondo i piani del prossimo triennio assumeranno più dipendenti: Intesa San Paolo e Unicredit. Per la prima, il nuovo personale dovrebbe essere di 3500 unità, mentre per la seconda di 2600. Secondo le previsioni, i due istituti bancari dovrebbero raggiungere la media di un nuovo assunto ogni due uscite.

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Il nuovo approccio digitale delle banche: l’importanza delle lauree STEM

Il rapporto tra le banche e gli atenei universitari diventerà sempre più diretto. Come sottolineato dal Sole 24 Ore, verrà rafforzata la collaborazione rivolta alla co-progettazione e al finanziamento di master di specializzazione post laurea. Ad accompagnare la crescita della digitalizzazione degli istituti bancari saranno proprio i nuovi dipendenti provenienti dallo studio delle discipline STEM. L’acronimo corrisponde a Science, Technology, Engineering e Mathematics.

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Il sistema istruttivo è stato sviluppato negli Stati Uniti nei primi anni del 2000 e indica un insieme di discipline di natura tecnologica e scientifica con implicazioni significative in campo economico e sociale. L’approccio prevede che gli elementi delle quattro materie debbano essere correlati tra loro, dando agli studenti la possibilità di sperimentare e sviluppare modelli poliedrici e creativi al passo con i tempi. Secondo recenti stime, il tasso di occupazione dei laureati STEM si avvicina al 90%.

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