Grana Padano nel mirino del sistema rapido di allerta europeo per alimenti: qual è la sostanza che ha fatto scattare l’allarme
Il sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi ha realizzato 136 segnalazioni e di queste 8 sono arrivate dal Ministero della Salute italiano. Il Grana Padano è certamente uno dei prodotti nostrani più conosciuti all’estero e tra i più consumati in tutta la penisola ma risultano eventuali rischi contaminazione.
L’allerta riguarda tre casi in particolare: la presenza di Lisozima non dichiarata nel Grana Padano italiano, quella della sostanza non autorizzata tetrametrina, che può essere irritante per mucose oculari e pesticidi in erba Brahmi in polvere Bio che provengono dall’India.
Lisozima è un enzima con funzione battericida di origine animale ma se assunta in elevate quantità può causare danni come vomito e reazioni allergiche.
Per questo il sistema rapido di allerta lo scorso 25 giugno aveva chiesto che la presenza di Lisozima venga indicata sull’etichetta e la risposta dell’azienda non si è fatta attendere.
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Allerta Grano Padano, la risposta dell’azienda
Il Consorzio Tutela Grana Padano ha fatto sapere che non esistono confezioni dove la presenza di Lisozima sia omessa e per tale motivo non esiste alcun alert verso l’azienda e che non c’è nessuno problema sanitario.
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L’allarme esistente, ha proseguito l’azienda, forse riguarda prodotti che in Italia sono stati importati e commercializzati come Grana Padano ma che non sono autentici. L’allarme è stato lanciato perché si tratta di un allergene che può essere rischioso per alcune persone ma non è dannoso di per sé. Precisamente è un enzima che si trova nella saliva, nel muco nasale, nello sperma e nelle lacrime e per quanto riguarda la produzione del formaggio è nel latte e nelle uova.
