Inquinamento ACQUE, pericolo infezioni: ecco i mari e laghi che vanno ASSOLUTAMENTE evitati

Si sta avvicinando l’estate e, con lei, le tanto desiderate vacanze al mare. Attenzione, però, alla località che si sceglie: pericolo inquinamento delle acque

Inquinamento delle acque
Inquinamento delle acque (Pixabay)

Finalmente è arrivata la bella stagione. Dopo i due anni di pandemia, che ci hanno costretti a ridimensionare se non annullare le ferie, quest’anno tutti sono alle prese con la prenotazione delle vacanze. Il mare e il lago restano le mete preferite: cosa c’è di più bello se non sguazzare nell’acqua con il caldo torrido?

Uno studio ha però evidenziato grandi problematiche nella sicurezza di alcune acque. La questione è molto seria e sembra più diffusa di ciò che si pensava: ecco di quali si tratta e, soprattutto, quali sono i principali problemi legati alla sicurezza di queste acque.

Inquinamento delle acque di mare e lago

Acque contaminate
Acque contaminate (Pixabay)

Legambiente, con Goletta Verde e Goletta dei Laghi, ha studiato 389 campioni di acqua di lago, fiume e mare. Sul totale, ben 1 su 3 campioni è risultato inquinato oltre i limiti di legge. Le situazioni più critiche riguardano le regioni di Sicilia, Campania, Calabria, Lazio e Lombardia: solo queste cinque creano l’80% del totale di casi fuorilegge in Europa.

I principali problemi son legati alla depurazione fatta male e agli scarichi illegali e questo riguarda soprattutto le acque interne. Uno dei principali problemi è legato alle foci dei fiumi, rii e canali: nel 58% dei casi sono inquinati. Questi, poi, portano con sé queste sostanze inquinanti lungo tutto il loro corso e, sfociando nei laghi o nei mari, li sversano al largo. La causa è molto spesso da attribuire agli scarichi fognari non depurati dai comuni dell’entroterra. Ad oggi, secondo Legambiente, il 40% dei reflui fognari delle città italiane non è depurato adeguatamente. Il 23% degli agglomerati in infrazione sono in Sicilia ma la seconda regione in classifica è la Lombardia, che ne vanta il 19%.

Secondo Legambiente, per affrontare e gestire questa problematica è necessario che l’Italia destini una parte dei fondi del PNRR e delle risorse europee in questa direzione. “L’Italia sta trascurando l’annoso tema della mala depurazione, la grande opera incompiuta della Penisola, prevista da una legge del 1976” h detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. Le criticità sono infatti molte e, soprattutto, ampliamente diffuse. Solo per quanto riguarda i laghi, infatti, il numero di bacini lacustri fortemente inquinati sono ben il 33% del totale dei prelievi e si trovano in Lazio, in Campania, in Calabria e in Sicilia.

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