OMS: “Catastrofe assoluta se non vaccinate i bambini”

Sarà una catastrofe di proporzioni bibliche se non verranno vaccinati i bambini: è l’avvertimento lanciato dall’OMS

Non ha usato mezzi termini l’Organizzazione Mondiale della Sanità per mettere in guardia sul rischio di una “catastrofe assoluta” se il pericoloso ritardo nella vaccinazione non Covid dei bambini a causa della pandemia di Covid non verrà recuperato. “Nel 2021 abbiamo il potenziale per una catastrofe assoluta”, ha avvertito la dottoressa Kate O’Brien, Direttore del Dipartimento di immunizzazione, con sede a Ginevra, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Nel 2020, 23 milioni di bambini non hanno ricevuto tutte e tre le dosi del vaccino contro la difterite, il tetano e la pertosse o DTP3, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’OMS e dall’Unicef. Secondo l’OMS, i bambini non protetti e la revoca troppo rapida delle restrizioni sanitarie contro il Covid – che proteggevano anche se solo parzialmente da alcune malattie infantili – stanno già avendo i loro effetti, ad esempio i focolai di morbillo in Pakistan. Intanto nel nostro Paese sono oltre 25 milioni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19. Per la precisione, gli immunizzati sono 25.007.676, pari al 46.30% della popolazione di età maggiore ai 12 anni.

OMS: “Catastrofe assoluta se non vaccinate i bambini”. “Per variante Delta attenzione ai viaggi”

Nel bollettino settimanale dell’OMS, la variante Delta del coronavirus o indiana, dal Paese in cui è stata rilevata per la prima volta, è attualmente presente in 111 Paesi del mondo, 15 in più rispetto ai dati raccolti la settimana scorsa. L’Oms prevede che “diventerà dominante a livello globale nei prossimi mesi” e consiglia “valutazioni approfondite e sistematiche” delle misure sui viaggi. In Europa +20% di casi e nel mondo +10% (oltre 400 mila al giorno contro 370mia della settimana precedente).

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Ragion per cui “completare la vaccinazione è vitale per avere la massima protezione dal Covid, varianti incluse come la Delta”. Lo raccomandano il Centro Europeo per la Prevenzione delle Malattie e l’Agenzia Ue per i Medicinali. La variante Delta “potrebbe seriamente ostacolare gli sforzi per controllare la pandemia avendo il 40-60% di trasmissibilità in più”. Si stima che entro fine agosto la Delta rappresenterà il 90% dei virus Sars-Cov-2 in Europa mentre in 10 Paesi il 30% degli over 80 non ha chiuso il ciclo vaccinale. Ecco perché “tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento in questo periodo può comportare un rischio di carattere sanitario“, si legge in una nota diffusa dalla Farnesina. “Nel caso in cui si risultasse essere positivi al test per il coronavirus o si avessero avuti contatti con una persona positiva, vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali“, prosegue la nota.

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