Recovery Plan, il Parlamento europeo approva il regolamento

Il Parlamento europeo si è riunito in sessione plenaria approvando con un’ampia maggioranza il regolamento del Recovery and Resilience Facility. Ha votato a favore anche la Lega.

Recovery Fund, il parlamento europeo approva il regolamento
KENZO TRIBOUILLARD/AFP via Getty Images

582 sì, 40 no e 69 astensioni. Con questi numeri il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il regolamento relativo al Recovery and Resilience Facility del programma Next Generation Eu. L’Unione Europea ha ideato il piano con il fine di contrastare la crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus nei vari Stati membri.

Dopo l’esito positivo del voto in sessione plenaria, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso su Twitter tutta la sua soddisfazione. “Mentre i vaccini ci aiutano a uscire dalla crisi sanitaria, la Recovery and Resilience Facility porterà 672,5 miliardi di euro per sostenere l’uscita dalla crisi economica di persone, imprese e comunità”, ha scritto. Per il commissario agli Affari Economici Paolo Gentiloni si tratta di un “passo storico” in grado di cambiare l’economia per il bene di tutti i cittadini europei.

Nei prossimi giorni l’approvazione del regolamento sarà ratificata anche dal Consiglio dell’Unione Europea, che comprende tutti i rappresentanti dei governi dei Paesi membri, per poi entrare in vigore. Il Recovery and Resilience Facility prevede, nell’ambito del Next Generation Eu, 672 miliardi di euro da distribuire entro il 2027, di cui 312 miliardi di sussidi e 360 miliardi di prestiti.

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Recovery Plan, anche la Lega ha approvato il regolamento

A favore del testo sul Recovery and Resilience Facility ci sono stati a sorpresa anche i voti della Lega, come annunciato nelle scorse ore dal capo delegazione a Bruxelles Marco Campomenosi e dal presidente del gruppo Identità e democrazia Marco Zanni, di cui fa parte il Carroccio. Si tratta di una vera e propria svolta per il partito, che nei mesi passati aveva portato avanti la linea dell’astensione nei voti preliminari.

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“Voteremo a favore del regolamento per dare concretezza alla fase nuova che sta per iniziare”, spiegava una nota congiunta ufficiale. Il leader della Lega Matteo Salvini, che si è detto favorevole anche al nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi, ha spiegato all’Avvenire i motivi del cambiamento di rotta: “Siamo in Europa per cambiare alcune regole, che anche il professor Draghi ha ammesso non funzionare, ma non per cambiare gruppi”.

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