Coronavirus, boom di casi in Italia: come stanno davvero le cose

Davvero c’è un boom di casi di Coronavirus in Italia? Come stanno davvero le cose, l’analisi dei dati reali e alcune osservazioni.

(Ezra Acayan/Getty Images)

Da giorni, veniamo bombardati da titoli allarmistici su un presunto boom di casi di Coronavirus in Italia. Partendo dal presupposto che oggi più che mai è necessario tenere alta la guardia e che quindi i dispositivi di protezione individuale, come le mascherine, e altre indicazioni importanti devono essere tenute d’occhio, vediamo come stanno davvero le cose. Lo facciamo affidandoci all’analisi dei dati di ieri del professor Paolo Spada, che cura un approfondimento dal titolo ‘Numeri in pillole’ sulla pagina Facebook ‘Pillole di ottimismo’.

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Il dato sui morti di Coronavirus: i numeri di oggi e il confronto con quelli di marzo

Basta guardare ai meri numeri per capire che non si è di fronte a nessuna emergenza e che i contagi di oggi non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli del periodo di marzo e aprile, quando la pandemia ha costretto a misure durissime come il lockdown. Innanzitutto i decessi: ieri sono stati nove e tutti in Lombardia, in media da un paio di settimane se ne registrano 5-6 al giorno.

Praticamente nulla rispetto ai quasi mille decessi che si sono registrati in alcuni giorni di fine marzo. Facciamo a questo proposito nostra un’affermazione del professor Guido Silvestri, sempre sulla pagina ‘Pillole di ottimismo’: “Come sappiamo, in Italia ogni giorno muoiono circa 2.000 persone. Il che vuol dire che ieri ne sono morte 5 di COVID-19 e 1.995 di altre cause. Cerchiamo di ricordarci anche di loro”.

Terapie intensive e ricoveri ospedalieri: la situazione reale

Secondo dato importante da tenere d’occhio è quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: ieri erano 42, ovvero l’1% del massimo valore raggiunto (4068, il 3 aprile) e più in particolare due in meno rispetto a una settimana prima. Terzo aspetto è quello dei ricoveri ospedalieri: ormai da tempo oltre il 90% dei pazienti malati di Coronavirus è in isolamento domiciliare e i pazienti ricoverati – spiega il professor Spada – sono 708, pari al 2,4% del valore di picco (29010 il 4 aprile). In una settimana, sono 27 i ricoveri in meno.

Infine, l’ultimo dato riguarda lo screening: nell’ultima settimana, la media dei nuovi contagiati giornalieri è stata di 280 persone, di questi 156 da screening, vale a dire che l’attenzione al fine di individuare ‘casi nascosti’ è massima. Uno sguardo – in conclusione – all’ascesa dei casi nell’ultimo mese: 105 in media giornaliera quattro settimane fa, quindi 135, poi il boom a 240, infine come detto la media di 280 di questa settimana. La crescita c’è ma forse è eccessivo parlare di situazione disastrosa o fuori controllo. Un conto è l’invito alla massima attenzione – “Occorre tener conto anche del dovere di equilibrio con il valore della vita, evitando di confondere la libertà con il diritto far ammalare altri”, è il giusto monito del presidente Mattarella – un altro conto è urlare continuamente alla catastrofe imminente.

Di seguito il report completo del professor Spada –>

https://www.facebook.com/pillolediottimismo/posts/155300396210440?__tn__=K-R

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