Brindisi, donna getta acido muriatico sul marito: l’uomo rischia la vita

Brindisi getta acido muriatico sul marito: è gravissimo

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E’ nel reparto grandi ustionati dell’ospedale A.Perrino di Brindisi, e rischia la vita, un uomo di 52 anni, R.A. le sue iniziali, marito della 53enne C.L., che lo scorsa notte lo ha colpito con un getto di acido muriatico. I fatti.

Lite in strada

I motivi del gesto non sono ancora stati definiti, ma i testimoni dell’accaduto hanno riportato alle forze dell’ordine, che è partito tutto da una lite avvenuta in strada nel rione Commenda del capoluogo pugliese. La donna, in evidente stato di alterazione, ha affrontato il marito con inusitata rabbia. L’uomo era seduto in un auto Fiat 500, di sua proprietà, in Via Pace Brindisina, quando dopo un acceso scambio verbale è stato investito dall’acido muriatico che la donna aveva in una sporta. R.A. è prontamente fuggito cercando riparo in un vicino negozio di casalinghi, ma la furia di C.L. non si è placata. Lo ha raggiunto per completare l’opera. “Aiutatemi sto bruciando, datemi l’acqua”, ha urlato R.A. all’interno dell’esercizio commerciale. Nel mentre un ispettore della Digos, al momento fuori servizio e che si trovava casualmente sul luogo del misfatto, è riuscito a bloccare la donna.

Arresto e processo

Come detto ora l’uomo è ricoverato, in condizioni gravissime, nel nosocomio cittadino. Ha ustioni sull’80% della superficie del corpo. E’ in pericolo di vita. La consorte, dopo il fermo, è stata tradotta dalla Squadra mobile nella questura dove, sotto la supervisione del vice questore Rita Sverdigliozzi, è stata arrestata con l’accusa di lesioni gravissime. Il processo potrebbe avvenire per direttissima. Come riporta un’agenzia di stampa non è emerso nulla relativamente al movente. C.L., non ha fornito nessun elemento utile all’indagine. Da segnalare, infine, che anche la donna ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per ustioni alle mani. A causa della febbre alta generata dalle ustioni stesse è stata sottoposta al protocollo anti Covid-19.

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