Coronavirus e fake news, tutte le bufale smentite dal Ministero

Coronavirus e fake news, l’elenco stilato dal Ministero della Salute: ecco quali sono le notizie false diffuse in questi mesi

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Se prima della pandemia era difficile orientarsi tra le tantissime informazioni che la nostra mente recepisce al tempo del web e degli smartphone, tra foto, video e testi, con il coronavirus tutto è diventato più complicato con i fabbricatori di notizie false che sguazzano, facendo leva soprattutto sull’analfabetismo funzionale.

Da marzo ad oggi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Il Ministero della Salute ha così pubblicato ben 70 voci dove vengono spiegati in base a criteri scientifici, cosa non è vero.

Dovrebbe essere chiaro di per sé che i gargarismi con la candeggina non protegge dall’infezione ma qualcuno è cascato in questa fake e il Ministero ha dovuto affermare che è falso. È falso anche che tagliarsi la barba protegge dal contagio, che i bambini siano immuni o che gli animali domestici trasmettono il virus. Non è vero neanche che la suola delle scarpe porta il virus in casa o che chi immigra sia immune perché già vaccinato per la tubercolosi: il vaccino per questa malattia non rende immuni dal Covid-19.

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Coronavirus e fake news: non c’entra nulla il G5 con il Covid

Tema caro a chi crea notizie false è la rete mobile G5, associandola al virus come strumento di diffusione. Neanche questo è vero, non ci sono prove scientifiche. Stesso discorso per l’acqua del rubinetto o la trasmissione per via alimentare: nessuno studio a dimostrato che il Covid-19 possa trasmettersi in questo modo.

Non è vero neanche che l’esposizione al sole aiuta a prevenire il virus o l’assunzione di alcol, non esiste nessuna prova scientifiche che dimostri queste “notizie” molto diffuse sul web soprattutto nelle prime settimane della pandemia. Una delle più curiose e fantasiose notizie false sosteneva che la sudorazione tramite l’attività sportiva favorisce la fuoriuscita del virus se fossimo stati contagiati. Anche questa è entrata nell’elenco delle cose false del Ministero.

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