Achille Occhetto, ultimo segretario del Pci: cosa fa oggi

L’uomo della Svolta della Bolognina, chi è Achille Occhetto, ultimo segretario del Pci: cosa fa oggi il grande vecchio della sinistra italiana.

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Torinese, classe 1936, Achille Occhetto è noto per essere stato l’ultimo segretario del Pci, colui che portò alla svolta della Bolognina e alla fondazione del Pds. Lui per primo si distaccò da quel progetto, affrontando varie fasi della sua carriera politica e non aderendo mai al Partito Democratico. Ad esempio, nel 2004 si presentò con scarsi risultati alle elezioni europee con la lista unitaria insieme all’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro: poco più del 2% dei voti per loro.

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Dall’addio ai DS a oggi: Achille Occhetto e i suoi progetti

Venne eletto eurodeputato ma lasciò il suo posto a Giulietto Chiesa, lavorando poi al cosiddetto Cantiere per il bene comune. Ha lavorato a lungo e senza successo alla creazione di una sinistra alternativa al Partito Democratico. Sin dal 2007 ha aderito alla Sinistra Democratica di Fabio Mussi e poi a Sinistra Ecologia e Libertà. Quindi alle elezioni politiche del 2018, ha reso pubblico il suo appoggio alla formazione di liste di + Europa, capeggiata da Emma Bonino, chiedendo appunto di firmare per la presentazione delle liste.

Di recente ha pubblicato per Marsilio il suo nuovo libro “Una forma di futuro. Tesi e malintesi sul mondo che verrà”, che ha così raccontato in un’intervista a Radio Radicale: “Questo libro vuole essere insieme una narrazione, con delle caratteristiche anche letterarie, che poi culmina in un saggio”. 83 anni compiuti, Occhetto spiega: “Giorno dopo giorno, il virus è riuscito a sollevare il velo su alcuni grandi drammi mondiali, che precedevano il virus stesso. Però con una novità, che il virus ha svelato una consapevolezza di massa: non siamo tutti uguali”.

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