Morto a 26 anni il primo britannico ad aver contratto il Covid

Dopo quasi un anno di sofferenze e quarantene lunghissime, Connor Reed, originario del Galles, è morto a 26 anni per un “tragico incidente”.

Connor Reed si era ammalato il 25 novembre di un anno fa proprio a Wuhan, città del primo focolaio di Coronavirus al mondo. Dopo un anno di lunghe sofferenze, il corpo di Connor è stato trovato senza vita lo scorso 25 ottobre alla Bangor University, dove era tornato dopo mesi. Ancora incerte le cause della morte del giovane insegnante gallese, per cui sono in corso delle indagini.

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Morto il primo britannico ad aver contratto il Covid

La notizia della morte di Connor Reed, primo britannico in assoluto ad aver contratto il virus, è stata data dalla madre del ragazzo gallese con un post sulla sua pagina Facebook. “Con enorme tristezza devo annunciarvi che il nostro meraviglioso figlio Connor è morto in un tragico incidente alla Bangor University il 25 ottobre. Aveva uno splendido sorriso e amava la vita” ha scritto Haley Reed che vive in Australia assieme a suo marito Rod.

Il corpo del ragazzo è stato rinvenuto all’interno dell’appartamento in cui viveva, nel campus dell’università britannica Bangor, dove era tornato dopo mesi di assenza e avversità per laurearsi in Lingua cinese. Connor è il nono studente universitario a morire nel Regno Unito dopo la riapertura delle università. Ancora incerte le cause del decesso, un’indagine è in corso per capire cosa è avvenuto allo studente.

L’odissea di Connor Reed

Originario di Llandudno, nel nord del Galles, aveva deciso di trasferirsi in Cina per imparare bene il mandarino. Secondo le fonti, il ragazzo avrebbe contratto il virus nel novembre 2019 a Wuhan, dove nel frattempo era riuscito a trovare un impiego come insegnante di inglese. Da lì è iniziato un vero e proprio calvario tra malesseri e quarantene. Al The Sun, Haley Reed ha dichiarato che il figlio “ha affrontato più lockdown di chiunque conosca: sedici settimane in Cina, due in Australia e tre nel Regno Unito. Negli ultimi sei mesi ne ha passate di tutti i colori, dopo aver contratto il Covid”.

Negli scorsi mesi, il ragazzo aveva inoltre descritto la malattia: “All’inizio era solo una tosse, poi è peggiorata e ho perso la voce. Si è trasformata in una polmonite e son finito in ospedale: mi sembrava di respirare attraverso una busta di plastica. Bevevo delle miscele di whiskey e miele caldo, e quello ha aiutato la mia gola. Sono oggi una prova vivente che al coronavirus si può sopravvivere”. E invece, dopo essersi ripreso dal suo ricovero in ospedale per condizioni critiche, Connor si è spento il 25 ottobre.

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