Crisi di Governo, se salta Conte non si vota: incarico a Marta Cartabia

Se il Governo guidato da Giuseppe Conte dovesse andare in crisi i partiti di maggioranza, con il sostegno di Forza Italia, hanno una carta di riserva per evitare il voto: l’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia

Crisi Governo Marta Cartabia

La temuta crisi di governo sul voto per la riforma del Mes non c’è stata. Ma le tensioni nella maggioranza giallorossa sono palpabili, evidenti. Due casi le riassumono in maniera quasi plastica. La lite tra le deputate del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello e Marta Lapia separate prima di venire alle mani dal Ministro D’Inca e la frase in pieno dibattito sul voto di Matteo Renzi, il leader di Italia Viva: “Se avete bisogno di poltrone potete usare le nostre”.

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I nodi vengono al pettine

I nodi al pettine stanno lentamente arrivando, soprattutto sulla gestione dei fondi per la ricostruzione quando la pandemia da coronavirus covid-19 sarà finita. Ma la situazione può precipitare in ogni momento, si naviga a vista.

Crisi Governo, Marta Cartabia la carta per evitare il voto

Ma cosa accadrebbe se il Governo Conte dovesse gettare la spugna? La domanda se la fanno in molti e noi di Cronaka 12, tramite una autorevole e diretta fonte interna all’Esecutivo siamo in grado di dare una possibile risposta. Non si andrebbe al voto ma verrebbe conferito l’incarico all’ex Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia.

Il semestre bianco

Il motivo è il seguente. Il 3 febbraio 2022 sarà eletto il successore di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica. Sempre che non si proceda con un Mattarella bis. Ma l’inquilino del Quirinale, al tempo, avrà quasi 81 anni e non è detto che abbia voglia di proseguire il servizio. Per la Costituzione italiana il 3 agosto, sei mesi prima della scadenza del mandato presidenziale scatta il cosiddetto semestre bianco, il periodo che procede la votazione e durante il quale non è possibile convocare le elezioni generali.

Crisi Governo, l’incarico a Marta Cartabia

La mossa Cartabia andrebbe letta in questo senso. Andare all’elezione del nuovo inquilino del Colle con l’attuale composizione del Parlamento. La Cartabia sarebbe chiamata a guidare un governo istituzionale con l’ingresso di Forza Italia in maggioranza e l’uscita in contemporanea di alcuni deputati grillini recalcitranti. Un governo a tempo che guidi il Paese alla nomina del presidente e alle successive elezioni generali che a questo punto sarebbero anticipate da marzo 2023 a giugno 2022.

Prima Donna al Qurinale

Ma chi è Marta Cartabia? Marta Maria Carla Cartabia, questo il nome completo è una costituzionalista, giurista e accademica italiana. E’ nata nel 1963 a San Giorgio su Legnano, in Provincia di Milano. Giudice Costituzionale dal 2011 al 2019, nel periodo 2019-2020 ha ricoperto la carica di Presidente dell’Alta Corte. La  prima donna in assoluto ad occupare la carica. La Cartabia cattolica, è considerata molto vicina al movimento di Comunione e Liberazione ma è, al tempo stesso, una strenua sostenitrice della laicità dello Stato. Da molti è considerata il candidato perfetto per unire tutto il Parlamento, da MDP a Fratelli d’Italia, nel momento della votazione per il Quirinale. E se dovesse farlo da Presidente del Consiglio in carica la strada sarebbe tutta in discesa.

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