Vaccino Covid, Sanofi consegna in ritardo: a rischio tutto il piano. I motivi

Sanofi e Gsk hanno annunciato un consistente ritardo nella consegna del vaccino contro il Covid: in Italia arriverà solo a febbraio 2022 e non ad ottobre 2021 come annunciato

Ritardo Vaccino Covid Sanofi

Brutte notizie sul fronte del vaccino contro il Covid-19. Uno dei principali progetti in campo, oltre quelli di Pfizer e Moderna, quello di  Sanofi e Gsk ha subito, sul filo di lana, una clamorosa battuta di arresto.

La rivelazione di Repubblica

La notizia era stata annunciata ieri con una nota ufficiale da parte della casa farmaceutica francese ma l’edizione oggi in edicola del quotidiano “La Repubblica” ne spiega i dettagli. Il problema è legato al fatto di aver compiuto una sperimentazione troppo accelerata. In sostanza, si legge sul quotidiano di Roma, la risposta immunitaria prevista nelle persone sopra i 50 anni è inferiore al previsto.

Ritardo consegna vaccino Covid Sanofi: i motivi

Il vaccino della Sanofi, un composto a “base di proteine ricombinanti adiuvate” risulta molto efficace nei pazienti adulti di età compresa tra i 18 e i 49, una risposta che la stessa Sanofi definisce simile a coloro che sono guariti da coronavirus Covid-19. Ma, come detto, debole per gli over 50. Il motivo è la bassa concentrazione di antigene.

Necessaria una nuova sperimentazione

Questo fattore, non rilevato in precedenza costringe Sanofi a fermare la distribuzione e a procedere con una fase, cosiddetta B2, della sperimentazione. La nuova sperimentazione sarà pronta a partire solo a febbraio del 2021 e questo inevitabilmente fa slittare tutti i tempi di consegna.

Ritardo del vaccino Covid Sanofi: saltano i calcoli del piano italiano

L’Italia nel piano di vaccinazione redatto di concerto dal Governo, dal Cts e dall’Istituto Superiore di Sanità faceva conto sulle 4 milioni di dosi che Sanofi avrebbe consegnato a ottobre 2021. Slittando tutto, nella migliore delle ipotesi, di tre mesi la consegna del vaccino Sanofi in Italia non avverrà prima del febbraio 2022. A questo punto sarà necessario ricalibrare tutti i conteggi. La luce in fondo al tunnel è sempre più e l’incubo continua.

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