Corrado Augias restituisce alla Francia la massima onorificenza che i transalpini possono concedere: la Legion d’Onore. I motivi della sua decisione e gli illustri precedenti
Le novità emerse nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni hanno spinto Corrado Augias, il noto giornalista, scrittore, e conduttore televisivo ad una decisione drastica. Riconsegnare all’Ambasciatore di Francia le insegne della Legion d’Onore.
Corrado Augias, 86 anni il prossimo 26 gennaio, nell’ormai lontano 2007 è stato insignito dalla Francia, sua terra di origine, la famiglia è di Tolone, della Legione d’Onor, l’onorificenza più alta attribuita dalla Repubblica francese.
La Legion, come viene universalmente conosciuta, è un titolo legato all’Ordre national de la Légion d’honneur, un ordine cavalleresco istituito da Napoleone Bonaparte il 19 maggio del 1802. Il titolo viene concesso per meriti artistici, economici e culturali.
Con una lettera inviata all’edizione oggi in edicola del quotidiano “La Repubblica” Corrado Augias ha comunicato l’intenzione di recarsi domani, 14 dicembre, presso l’Ambasciata di Francia e di restituire l’onorificenza. E’ lo stesso Augias a spiegarne i motivi. Lo scrittore protesta simbolicamente e formalmente con la Francia, sua terra di origine, per aver concesso, due giorni fa, la Legion al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. E’ stato lo stesso presidente Emmanuel Macron, in verità in gran segreto e senza cerimonia pubblica, ad appuntare la croce sul petto del presidente dell’Egitto. Un fatto grave, tanto più in un come questo in cui l’Egitto si sporca le mani del sangue di un cittadino italiano inerme.
“Signor Ambasciatore – scrive Augias nella lettera in cui comunica la decisione – le restituisco le insegne della Legion d’Onore“. “Ho sempre considerato la Francia – prosegue Augias – una sorella maggiore dell’Italia e mia seconda patria, ci vivo da molto tempo e intendo continuare a farlo”. E la motivazione della decisione: “L’assassinio di Giulio Regeni è una ferita sanguinolenta“, un affronto lo definisce. In questi giorni è emerso con chiarezza il ruolo dei servizi segreti dello Stato egiziano nel rapimento, nella tortura e nell’omicidio del cittadino italiano. “Non condivido questo onore con un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di criminali”. Scrive con durezza e amarezza Augias. Domani il passo formale.
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Con la decisione di restituire le insegne di Francia Corrado Augias entra in “club” molto speciale. Quello di chi in passato ha rifiutato per motivi personali e politici o semplicemente per protesta la croce di Francia. Un club composto da Marcel Aymé, Hector Berlioz, Georges Brassens, Pierre e Marie Curie, Simone de Beauvoir, Léo Ferré, Sophie Marceau Thomas Piketty George Sand, Jean-Paul Sartre e Philippe Séguin.
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