Champions League, dal 2022 arriva il nuovo format: il progetto della UEFA

La Uefa sta studiando il progetto per il nuovo format della Champions League, l’idea è di metterlo in pratica dal 2024 ma la pandemia da coronavirus Covid-19 potrebbe accelerare il percorso. I dettagli. 

Nuovo format Champions League

La Champions League, la principale competizione europea per squadre di club, così come la conosciamo oggi è destinata a scomparire. L’attuale format con 32 squadre, otto gironi da 4 ed eliminazione diretta dagli ottavi sta per andare in soffitta.

Cambia la formula della competizione

I motivi sono chiari. Poco appeal, sia tecnico che commerciale, di molti match della prima fase, la necessità di offrire uno spettacolo di maggior pregio lungo tutto il corso della competizione, raccogliere la pressione dei club fondatori dell’ECA e last but not least fare fronte al disastro economico della pandemia che mette a serio rischio default anche squadre di grande prestigio. Il progetto è quasi banale, più partite di livello e di conseguenza più incassi.

Progetto anticipato al 2022

Il progetto a cui sta lavorando la UEFA dovrebbe vedere la luce per la stagione 2024-2025 ma secondo le informazioni raccolte da fonti dirette e autorevoli dalla redazione di Cronaka 12 su pressione di Amazon Prime potrebbe essere anticipato al 2022-2023.

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Nuovo format Champions League: le ipotesi in campo

Le ipotesi in campo sono due. Un allargamento a 36 squadre con 6 gruppi da 6 squadre quindi con una fase a gironi di dieci giornate ed una final eight sullo stile di quella della scorsa competizione. Ma l’ipotesi che stuzzica di più è quella di conservare l’attuale numero di partecipanti, 32, garantire la presenza fissa ai sedici club fondatori della ECA e il resto tramite il rinnovato ranking UEFA (il coefficiente sarebbe una somma di partite internazionali e partite dei campionati nazionali).

Ecco il nuovo format della Champions League

La formula allo studio prevede quattro gironi da otto squadre, quindi almeno 14 partite garantite. Le prime due di ogni girone accedono alla final eight che sarebbe comunque in un unica sede per un’intera settimana. Un mini mondiale ad eliminazione diretta. Quarti di finale il lunedì, semifinale il mercoledì, finale per il podio il sabato e finalissima la domenica. La squadra che si aggiudica il trofeo dovrà quindi disputare 17 match prima di alzare il trofeo. Chi arriva ultima in uno dei gironi ne giocherà almeno 14. Una trattativa win-win che sulla carta fa contenti tutti.

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