Olimpiadi 2021: ecco perché l’Italia rischia l’esclusione

Olimpiadi 2021, l’Italia rischia l’esclusione. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, chiede l’intervento del Governo

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Tra 24 ore si comprenderà con precisione se l’Italia potrà partecipare alle Olimpiadi 2021. Infatti, nella giornata di domani, si terrà la riunione dell’Esecutivo del Comitato olimpico internazionale che dovrà decidere su quanto emanato dal Cio. L’Italia è “accusata” di mancato rispetto della carta olimpica per quanto concerne l’autonomia del Coni. Se l’Italia non verrà ”salvata”, lo sport azzurro non potrà partecipare ai giochi di Tokyo 2021.

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Olimpiadi 2021, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, chiede l’intervento del Governo

Solo tramite l’intervento del Governo si potrà scongiurare uno scenario storico(in negativo) per lo sport italiano. A tal proposito il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha affermato: “Abbiamo ancora un giorno di tempo per salvare la questione. Il Cio non chiede nulla di diverso da quello che il governo italiano si è sempre impegnato, anche nella corrispondenza specifica col Cio, a regolare. Anche firmando l’host city contract per ospitare i Giochi del 2026 a Milano e Cortina: un contratto in cui ci impegnavamo a sottostare agli articoli della Carta Olimpica”.

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Successivamente, Malagò, spiega il perché si è arrivati a questo punto: “Ci siamo ridotti così perché la società Sport e Salute, che ha sostituito Coni Servizi, nel frattempo non ha distribuito le funzioni del Coni: pianta organica e asset. Nell’ambito delle sue funzioni, il Coni non può dipendere da una società del governo. Ma per colpa della politica, a distanza di 25 mesi dalla riforma, questo discorso non è stato risolto. Il Comitato esecutivo del Cio non so cosa delibererà, mercoledì. Ma a più riprese, il presidente Bach, in modo estremamente chiaro, ha fatto presente che questa situazione è contraria alle regole e l’esecutivo di mercoledì è l’ultimo, poi non ce ne saranno altri. Perché anche il mandato del presidente Bach scade. Ci saranno elezioni a metà marzo, da qui a quella data non ci saranno altri esecutivi. Verranno fissati poi, ma per questo la scadenza di mercoledì è assolutamente ineludibile”.

Malagò chiede l’intervento del Governo: “Serve un intervento tampone del Governo che fermi qualsiasi delibera del Cio. Qualunque altra scelta sarebbe, non so se un suicidio o un’eutanasia, certamente autolesionistico”.

 

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