Jonathan Bazzi, il finalista Premio Strega e la sua storia incredibile

Carriera e curiosità su Jonathan Bazzi, lo scrittore finalista Premio Strega e la sua storia incredibile, cosa sapere su di lui.

(screenshot video)

Si chiama “Febbre” ed è il romanzo d’esordio di Jonathan Bazzi, 36enne di Rozzano, nell’hinterland milanese. La sua è una vicenda incredibile di riscatto: è arrivato finalista nel 2020 il Premio Strega sorprendendo tutti con questo romanzo. Attivissimo su Instagram, ma seguito da meno di 30mila follower, è davvero molto amato dalla critica.

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Laureato in filosofia, Jonathan Bazzi si autodefinisce appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere. Inoltre, in questi anni ha collaborato con varie testate e magazine. Omosessuale dichiarato e sieropositivo, il suo primo romanzo è fortemente autobiografico e racconta anche la convivenza con la malattia.

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La vicenda personale di Jonathan Bazzi, lo scrittore rivelazione del 2020

La sua tesi di laurea sulla teologia simbolica in Edith Stein è stato l’inizio di un percorso legato appunto alla scoperta della letteratura femminile. Qualche anno dopo il traguardo, la terribile scoperto. All’inizio del 2016, infatti, apprende di essere sieropositivo: da qualche tempo stava male, con febbri continue. Per un po’, mantiene la riservatezza, ma alla fine di quello stesso anno la sua malattia diviene pubblica, con un articolo da lui stesso scritto per confessarla.

Qualche anno dopo, nel 2019, esce appunto “Febbre” che parte proprio da quell’episodio della sua vita. Il romanzo diventa un caso letterario e appunto arriva in finale al Premio Strega 2020. Con questo suo potentissimo esordio nel mondo della letteratura, dunque, Jonathan Bazzi è diventato lo scrittore rivelazione del 2020 e – data anche la comune provenienza – sono in molti a ritenere che sia stato per quel mondo ciò che il cantante Mahmood è stato per la musica. Una figura di rottura, destinata a far parlare di sé anche in futuro.

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