Era nel mirino dei tombaroli il carro da parata scoperto a Pompei: i dettagli

Un carro da parata, integro per il 90% della superficie, è stato ritrovato negli scavi di Civita Giuliana, a nord di Pompei, il prezioso oggetto era da settimane nel mirino dei tombaroli attivissimi in zona con scavi illegali su vasta scala.

Carro parata Pompei tombaroli

Un carro, quasi completamente integro, utilizzato verosimilmente per le parate nuziali, le effige sono composte esclusivamente da scene erotiche di ninfe e satiri, è stato ritrovato negli scavi di Civita Giuliana località a nord di Pompei. A darne notizia, in una nota congiunta, il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e il Ministero dei Beni Culturali.

Un reperto eccezionale

Il grande carro è composto da quattro ruote ed è stato ritrovato nei pressi della stalla rinvenuta nello scavo del 2018. Nella stessa zona erano emersi i resti di tre cavalli. Il carro da parata conserva per intero gli elementi in ferro, le decorazioni in stagno e bronzo e caso più unico che raro i resti di legno completamente mineralizzati oltre che le impronte degli elementi organici. E’ un ritrovamento unico che non ha precedenti in Italia per l’ottimo stato di conservazione. Solo in Tracia esiste un reperto simile ma meno bello a livello estetico.

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Pompei, Il carro parata nel mirino dei tombaroli

L’eccezionalità della scoperta assume un valore ancor maggiore alla luce delle frasi del procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. L’esponente della procura ha infatti rivelato che il prezioso carro era da almeno due settimane nel mirino dei tombaroli,  attivissimi in zona con scavi clandestini. I tombaroli avevano individuato l’oggetto e stavano attivando le procedure illegali per sottrarlo e rivenderlo sul mercato clandestino. “E’ miracolosamente scampato all’azione di saccheggio dei tombaroliha sottolineato Fragliassoessendo stato letteralmente sfiorato da due cunicoli scavati da questi ultimi ad oltre 5 metri di profondità”. Nella Villa in cui è stato ritrovato il carro da parata i tombaroli avevano già trafugato altri oggetti. Ma il colpo grosso è saltato a un passo dall’arrivo.

 

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