F1 Bahrein, prova di forza di Hamilton: Tabellino della gara

Verstappen prova a vincere fino alla fine, ma è costretto a cedere la posizione per evitare penalità

F1 Bahrein: Tabellino della gara

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La partenza

F1 Bahrein: Tabellino della gara

F1 Bahrein: Tabellino della gara – Primo Gran Premio della stagione. Max Verstappen in pole position si candida come principale sfidante del campione in carica Lewis Hamilton, che in Bahrein partirà dalla seconda posizione in griglia. La Ferrari di Leclerc scatterà dal quarto posto, ma il primo colpo di scena avviene già al giro di ricognizione con la RedBull di Perez, che accusa subito un problema alla centralina elettronica. Spegnendosi in pieno circuito, la vettura costringe tutte le altre a fare un altro giro prima della partenza, per poi costringere il pilota a partire dai box. La partenza è subito vivace, soprattutto tra Bottas terzo e Leclerc quarto, che dopo un paio di curve riesce a superare il finlandese, mettendosi sulla scia di Hamilton secondo. Verstappen rimane in testa, ma è subito bandiera gialla per la corsa, perché la Haas del debuttante Mazepin perde aderenza al circuito e va fuori colpendo il muretto. Per fortuna nessuna conseguenza per il pilota, ma nulla da fare per la sua monoposto. Alla ripartenza è Gasly a perdere un alettone su un contatto con Ricciardo, episodio che costringe la Safety Car a un nuovo intervento.

 La gara

Prime fasi del Gran Premio a singhiozzo, sebbene le premesse della battaglia, soprattutto nelle prima posizioni, ci siano tutte. Qualche problema in accelerazione per Verstappena, ma apparentemente senza particolari conseguenze, mentre Bottas al sesto giro riesce a recuperare la posizione sul ferrarista monegasco. Vettel risale alla 13esima posizione, mentre Mick Schumacher perde un attimo il circuito finendo sulla ghiaia, per recuperare la traiettoria poco dopo. L’olandese della RedBull riesce subito a conquistare il giro veloce, mentre in questa fase Hamilton sembra preferire un prudente controllo, senza spingere particolarmente sull’acceleratore. La Ferrari è ben più sofferente con la gomma rossa, con Sainz che rimane bloccato alla nona posizione dopo Stroll, mentre Norris con la sua McLaren che riesce presto a superare Leclerc e a conquistare il quarto posto, raccogliendo presto un prezioso secondo di vantaggio. Ora per il monegasco è fondamentale tenere il ritmo per non farsi raggiungere da Ricciardo, compagno di squadra di Norris. Il primo pit stop della gara è però per Alonso, che monta subito gomma media e costringe il resto del gruppo in quella zona del circuito a rientrare nei box il giro successivo. Tra questi piloti anche Leclerc. Quasi a sorpresa, anche Hamilton decide però di rientrare nel paddock per un cambio gomme anticipato, una scelta della quale l’inglese può beneficiare subito abbattendo i tempi di percorrenza del circuito. Il giro più veloce è di Norris, che lo strappa al leader della corsa Verstappen, prima di perderlo però a favore del sette volte campione del mondo, che ha ampiamente giovato del cambio gomme. Al 17esimo giro si accende il duello tra gli ex compagni di squadra Vettel e Leclerc, con il primo, che ancora non ha effettuato pit stop, che prova a superare il secondo, ma il ferrarista riesce a resistere agli assalti del rivale. Al rientro nei box, Verstappen monta gomma gialla, ma cede la testa della corsa ad Hamilton al giro numero 18. Bravo anche Bottas a superare Perez, un sorpasso che vale la terza posizione. Molto avvincente più dietro il duello a tre tra Sainz, Alonso e Vettel, con i vecchi rivali a scambiarsi più di una volta la posizione, con una serie di sorpassi e controsorpassi. Solo al 24esimo giro Vettel decide di recarsi ai box per il pit stop, ma per lui ci sono così ampie possibilità che il tedesco possa chiudere la gara con una sosta sola. Peccato per Giovinazzi, che per un problema riscontrato agli pneumatici ai box durante il pit stop perde circa dieci secondi. Verso il trentesimo giro Hamilton è ancora in testa alla gara, ma Verstappen è bravo a rosicchiargli decimi di secondo, fino alla possibilità di superare l’inglese. Hamilton decide così di rientrare ai box per provare a tirare dritto fino alla fine, senza ulteriori perdite di tempo. L’olandese non ha interesse a fare subito la seconda sosta, ma prova a tirare al massimo per guadagnare un margine accettabile sul rivale e provare a conquistare la leadership della corsa. Meno fortunato il pit stop di Bottas, perché per un problema all’anteriore destra la sua Mercedes dopo la sosta perde posizione a favore di Norris e Leclerc. Lo pneumatico rimane bloccato a terra senza che i meccanici siano in grado nell’immediato di sostituirlo. Un’imprecisione ai box che costa alla Mercedes venti secondi. Dopo un paio di giri gomma bianca per Leclerc, con soli 2,4 secondi di sosta. Bene il team Ferrari. Al 34esimo giro si ritira invece il veterano Alonso per un problema ai freni per la sua Alpine. Al 36esimo giro Verstappen continua a perdere vantaggio sulle Mercedes seconda e terza, ma il pilota olandese chiede ai suoi di rimanere fuori, per provare a tirare avanti con la stessa gomma, montata da 18 giri sulla sua monoposto. L’esordiente Tsunoda nelle retrovie è invece bravo a giocarsela con Raikkonen, il finlandese che ha ben 22 anni più di lui e molti anni di esperienza in F1, due decenni esatti. Si sta comportando bene il giapponese al Gran Premio che rappresenta il suo debutto. Verstappen decide invece di rientrare al 40esimo giro, sfruttando un pit stop da 1,9 secondi. Rapidissimi i meccanici della RedBull in una fase delicatissima della gara. In questo modo l’olandese si riprende subito il giro veloce, con Hamilton che sarà presto costretto a fare i conti con lui in un duello che vale la vittoria della gara. In questa fase per l’inglese un altro record che supera Michael Schumacher, con 5.112 giri in testa a una gara dall’inizio della sua carriera Al 45esimo giro male Vettel per un’altra imprecisione che lo porta a entrare in contatto con Ocon per una frenata sbagliata. Il tedesco si lamenta dell’avversario, ma l’errore è principalmente suo, che era alle spalle della monoposto del rivale. Il contatto fra i due, che li ha portati a un testacoda, va subito sotto investigazione. A dieci giri dalla fine il distacco tra Hamilton e Verstappen è di 3,3 secondi, con l’inglese che principalmente è riuscito a conservare il vantaggio con una macchina al momento leggermente inferiore, per quanto si era visto in classifica, grazie a una prestazione impeccabile. Il duello nel finale è però inevitabile, con il vantaggio dell’inglese di 1,6 secondi a sei giri dalla fine della gara. Il largo di Hamilton a cinque giri dalla fine permettono all’olandese di avvicinarsi ulteriormente, ma è chiaro che la sfida si deciderà negli ultimissimi giri, se non nelle ultimissime curve. A tre giri dalla fine il sorpasso che sembra decisivo, in un momento in cui Hamilton pecca per un’esitazione. Poco dopo però il clamoroso colpo di scena, perché l’olandese dal paddock riceve la comunicazione di ricedere la posizione perché il sorpasso era stato completato fuori dalla linea del tracciato, aspetto che sarebbe costato una possibile penalità. Sembrava avere il Gp in tasca, invece Verstappen è costretto ad accontentarsi del secondo posto, con Hamilton che invece viene premiato con la vittoria per un autentico capolavoro. Dopo i due contendenti, l’altra Mercedes di Bottas, Norris e Perez. Le Ferrari di Leclerc e Sainz rispettivamente sesta e ottava. Una gara che Hamilton ha vinto più per suoi meriti che per quelli della sua scuderia. L’inglese torna così a condurre la classifica del campionato del mondo, con la macchina tedesca in testa a quella costruttori.     

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Tabellino della gara

 

Ordine di arrivo
Hamilton, Verstappen, Bottas, Norris, Perez, Leclerc, Ricciardo, Sainz, Tsunoda, Stroll…

Classifica piloti
Hamilton 25, Verstappen 18, Bottas 15, Norris 12, Perez 10, Leclerc 8, Ricciardo 6, Sainz 4, Stroll 2, Tsunoda 1
Classifica costruttori
Mercedes 40, RedBull 28, McLaren 18, Ferrari 12, AlphaTauri 2, Aston Martin 1

 

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