Roma, si rifiuta di servire da bere dopo le 18: gli incendiano il bar

Per non violare il divieto di asporto dopo le ore 18.00 il titolare di un bar si rifiuta di servire da bere: due pregiudicati gli incendiano il locale

(Getty Images)

Per rispettare scrupolosamente la normativa anti-contagio da Covid, il divieto di asporto dopo le 18.00 per i bar, si è rifiutato di servire da bere a due avventori che per tutta risposta gli hanno dato alle fiamme il locale: l’increscioso episodio si è verificato nel centro di Colleferro, comune alle porte di Roma. Due uomini, di 35 e 45 anni, entrambi con precedenti, sono così stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Colleferro, intervenuti insieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile, dopo aver  constatato che la parte anteriore del era bar avvolta dalle fiamme, domate grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE –> Draghi attacca Erdogan: “Un dittatore”. La Turchia convoca l’ambasciatore

Si rifiuta di servire da bere dopo le 18.00: gli incendiano il bar. Arrestati e multati per violazione del coprifuoco

I militari dell’Arma hanno anche accertato che circa un’ora prima di aver appiccato l’incendio al bar, i due sospettati erano stati fermati, in una via del centro cittadino, e multati per violazione del coprifuoco dal momento che non avevano fornito un’idonea motivazione per giustificare la loro presenza in strada oltre l’orario consentito dalle disposizioni anti-contagio da Covid.

LEGGI ANCHE –> Draghi attacca Erdogan: “Un dittatore”. La Turchia convoca l’ambasciatore

I due sono stati scovati all’interno di un’abitazione di un loro conoscente e avevano i vestiti ancora impregnati dell’odore di benzina. A inchiodarli il filmato delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del bar: in esso il 35enne, infatti, viene immortalato mentre cosparge il pavimento di benzina. Il sodale, invece, è stato ripreso dalle telecamere di una pompa di benzina del paese mentre riempiva di benzina due bottiglie. Come detto, tratti in arresto, sono stati tradotti in carcere.

 

Impostazioni privacy