Divieto agli australiani il ritorno dall’India: sono in 8000 bloccati fuori dal paese

L’Australia blocca l’ingresso ai cittadini australiani in India. Sono bloccati nel paese 8000 persone che vogliono tornare a casa.

All‘inizio dello scorso anno, quando l’entità della pandemia stava diventando evidente agli alti funzionari sanitari e governativi di tutto il mondo, molte nazioni, inclusa l’Australia, hanno iniziato a innalzare muri. A febbraio, il governo Morrison aveva vietato l’ingresso dalla Cina, ad eccezione dei cittadini australiani, dei residenti permanenti e delle loro famiglie immediate. Il mese successivo, i divieti di ingresso internazionali sono stati estesi alla maggior parte dei non cittadini.

La diffusione del vaccino ha frenato la diffusione del virus in Australia, nonostante le preoccupazioni per nuove varianti altamente infettive e un aumento dei casi in molti paesi, inclusi Gran Bretagna e Stati Uniti.

Eppure, più di 12 mesi dopo aver affrontato per la prima volta il virus, l’Australia ha deciso di rendere i muri ancora più alti. Per la prima volta, il governo nazionale ha lasciato fuori dalla nazione un gruppo di cittadini che hanno un disperato bisogno di tornare a casa. E’ stato vietato l’ingresso a chiunque sia stato in India nei 14 giorni precedenti al nuovo dispositivo di legge entrato in vigore lunedì scorso. Coloro che violano l’editto rischiano una pena fino a cinque anni di reclusione o una multa fino a $ 66.000 (circa 42mila euro). Questa decisione del governo australiano lascia in India circa 8000 australiani che vogliono tornare a casa dall’India.

Il divieto è stato giustificato da motivi medici. Secondo l’ufficiale medico capo australiano, il professor Paul Kelly, il numero di casi positivi in ​​quarantena dovrebbe rimanere al di sotto del 2%. Secondo il primo ministro Scott Morrison , “abbiamo assistito a un aumento di sette volte del tasso di infezione di coloro che tornano dall’India”.

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Non c’è dubbio che l’afflusso di persone con COVID-19 metterà sotto pressione il sistema di quarantena australiano. Ma questo è un sistema che è stato in un costante stato di affinamento e miglioramento per più di un anno. È riuscito a mettere in quarantena centinaia di migliaia di viaggiatori in arrivo. Se non è in grado di affrontare un’ondata di casi in questa fase, sicuramente bisogna chiedersi perché no. E non è che una situazione come quella attuale non si ripresenti. In molti paesi in via di sviluppo, ci vorrà fino al 2023 affinché il lancio della vaccinazione sia completamente avviato.

L’ambasciatore australiano in India, Barry O’Farrell AO, incoraggia a visitare il sito internet attraverso il quale indirizzare i soccorsi per aiutare l’India.

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