Coronavirus, OMS: “Preoccupa la sottovariante Delta”

Non solo le varianti del Covid ma anche la sottovariante di quella “Delta” preoccupa gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Solo una sottovariante della variante Delta del Covid-19, isolata per la prima volta in India, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è ancora considerata “preoccupante” mentre altre due sono state declassate. La variante incriminata è ritenuta parzialmente responsabile dello scoppio dell’epidemia in India e da allora si è diffusa in più di 50 territori, con tre distinte sottovarianti. L’OMS aveva classificato l’intera variante come “preoccupante” ma ora ha corretto leggermente il tiro comunicando che solo una sottovariante dovrebbe ora essere considerata tale.

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Nel contempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha concesso l’approvazione al vaccino cinese della Biotech, Sinovac, omologandolo come “sicuro ed efficace” e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. In un comunicato il Comitato indipendente di esperti che fornisce i pareri all’agenzia sanitaria dell’Onu ha reso noto che il vaccino – il secondo di produzione cinese approvato dopo il Sinopharm, autorizzato il 7 maggio – è utile per sopperire all’emergenza ed è somministrabile in due dosi distanziate di 4 settimane.

Coronavirus, OMS: “Preoccupa sottovariante Delta”. Gli Usa vicini alla soglia dei 600 mila morti

Gli Stati Uniti si avvicinano alla soglia dei 600.00 morti per Covid-19: secondo l’ultimo conteggio della Johns Hopkins University, infatti, il Paese ne ne conta 595.205 (altri 640 nelle ultime 24 ore) mentre il numero dei casi di contagio accertati dall’inizio dell’epidemia è pari a 33 milioni 286.129. Lo Stato più colpito è la California con 63.258 vittime. Seguono New York (53.329), Texas (51.525), Florida (36.869), Pennsylvania (27.204), New Jersey (26.219), Illinois (25.233), Georgia (20.838) e Michigan (20.389).

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Intanto, nel nostro Paese risale leggermente la curva epidemiologica del Covid: nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 2.483, contro i 1.820 del giorno precedente, su 221.818 test analizzati, tamponi molecolari e antigenici, a fronte degli 86.977 di lunedì, e 93 i decessi, 11 in più del dato precedente, con il tasso di positività che conseguentemente scende da 2.1% dell’altro ieri all’1.1%. Prosegue il calo dei ricoveri nelle terapie intensive, meno 44 nel saldo quotidiano tra entrate e uscite e 41 ingressi giornalieri, per un totale di 989: per la prima volta sotto quota mille.

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