COVID-19: i dati dell’Italia sull’emergenza pandemica

COVID-19, i numeri continuano a migliorare e quattro regioni da lunedì prossimo saranno in zona bianca. Aumentano i vaccinati

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L’Italia si avvia verso la zona bianca (Getty Images)

La situazione della pandemia in Italia continua a migliorare. Calano tutti i dati, dai nuovi casi ai ricoveri. La curva epidemiologica nel nostro paese “è tra le più basse in Europa” ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Oggi ci sono stati 2257 casi e 73 decessi.

Il miglioramento riguarda tutte le regioni, 50 casi ogni 100mila abitanti e ciò significa che tra una o massino due settimane tutta l’Italia sarà in zona bianca, quella con minori misure restrittive, quasi la normalità. La settimana scorsa l’indice Rt era dello 0,72, ora è allo 0,68.

Da lunedì questa stato di cose riguarderà l’Abruzzo, l’Umbria, la Liguria e il Veneto che registrano meno di 50 casi ogni 100mila per la terza settimana consecutiva. La decrescita è avvenuta grazie all’uso della mascherina e soprattutto alla campagna vaccinale che finalmente da qualche settimana è partita a passo spedito con la possibilità di prenotazione adesso di quasi tutte le fasce d’età.

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Covid, avanti con i vaccini. Chiude il reparto di Codogno

Vaccini
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La maggior parte dei soggetti fragili sono stati vaccinati e questa fattore particolare a contribuito a creare la situazione attuale. Brusaferro nel report settimanale ha sciorinato i dati: gli 80enni sono vaccinati al 91%, la fascia d’età ora più protetta, mentre è all’83% la fascia 70-79 anni.

È stata vaccinata metà popolazione che ha dai 50 ai 59 anni e man mano quelle più giovani, che ora sono nel pieno della campagna, stanno ottenendo le prime dosi. Oggi è un giorno memorabile nella storia della pandemia in Italia perché è stato chiuso il reparto Covid dell’ospedale di Codogno, città lombarda purtroppo simbolo del coronavirus, con la dimissione dell’ultimo paziente.

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Il referente dell’Area Covid Francesco Tursi ha voluto celebrare l’evento con una lettera pubblica: “Grazie per le numerose testimonianze di affetto”, a c’è stato qualcosa di più bello, vedere “battere la vita” negli occhi dei pazienti curati.

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