Green pass, insegnanti contro: al via la class-action

Green pass, mentre il governo si prepara a estendere l’obbligo vaccinale alcuni insegnanti vanno per le vie legali

green pass, gli obblighi dal 1 settembre
Credit: Sean Gallup/Getty Images

Oggi nel Consiglio dei Ministri si stabiliranno nuove regole sul Green Pass. Nel frattempo è già obbligatorio per il personale scolastico ma oltre alle polemiche di questi mesi che hanno accompagnato l’utilizzo del Certificato verde, con tanto di protesta nelle piazze, c’è chi si muove anche sul piano legale.

In un servizio di Giada Valdaninni per Coffee Break di La7, l’avvocato Michela Scafetta ha spiegato i motivi che hanno spinto alcuni insegnanti ad intraprendere la strada della class-action. Il Green Pass servirebbe per garantire le lezioni in presenza “ma non è questo il modo perché il Covid si trasmette anche tra vaccinati”, spiega.

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No al Green Pass, i motivi degli insegnanti

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Credit: Diana Bagnoli/Getty Images

Nel servizio viene intervistata anche Negritella Mori, un’insegnate che aderisce all’iniziativa: “È ingiusto e discriminatorio – sostiene – crea una sperequazione tra docenti“. Spiega che chi si vaccina lo fa gratuitamente mentre chi non vuole farlo, “per ragione validissime”, deve sottoporsi a tampone ogni quarantott’ore a proprie spese.

La principale ‘linea difensiva’ degli insegnanti contrari al Green Pass è che il vaccino non è obbligatorio, pertanto “non può essere imposto un documento che mi obblighi a vaccinarmi“, afferma l’avvocato Scafetta.

Il CdM di oggi, preceduto dalla Cabina di Regia, estenderà l’obbligatorietà a tutti i dipendenti pubblici e ad alcuni privati. Prevedibilmente il provvedimento farà dunque ancora discutere con il fronte dei cittadini contrario all’obbligo del Certificato che è composto da una grossa fetta di cittadini.

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Intanto calano un po’ ovunque tutti gli indicatori della pandemia, dal numero dei contagiati alle vittime, dati che mostrano i benefici dei vaccini. Gran parte dei ricoverati sono No-Vax.

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