Tunisia: nominata una donna premier: prima volta nel mondo arabo

Una nomina storica proviene dalla Tunisia, dove il presidente Kaïs Saïed ha incaricato Néjla Bouden di formare il nuovo governo. Una decisione storica, la prima del genere nel mondo arabo che apre nuovi scenari e che fa ben sperare. La nomina è stata comunicata attraverso una nota Presidenziale. Arrivano le reazioni positive dall’Europa. La Bouden è una docente di Geologia presso la Scuola Nazionale degli Ingegneri di Tunisi ENIT.

(Screenshot YouTube France 24)

Un comunicato Presidenziale dalla Tunisia ha ufficializzato la nomina di Néjla Bouden da parte del presidente Kaïs Saïed, con l’incarico di formare un nuovo governo. La decisione, si legge nel comunicato, è arrivata grazie all’articolo 16 del decreto presidenziale 117 sulle misure eccezionali. Per la prima volta il mondo arabo potrà accogliere una donna con un incarico da premier – una notizia storica diffusa dai media locali.

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L’Ansa spiega che la presidenza non ha pubblicato la biografia Néjla Bouden – spiegando però che quest’ultima sia una professoressa di Geologia presso la Scuola Nazionale degli Ingegneri di Tunisi ENIT. Un curriculum di rispetto che ha visto la Bouden ricoprire incarichi prestigiosi, come quello di Direttore Generale e Capo dell’Unità di Gestione del Progetto di Modernizzazione dell’Istruzione Superiore a sostegno dell’occupazione (PromESSE) e quello di Policy Officer presso il Gabinetto del Ministro dell’ Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica, Chiheb Bouden.

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Angela Merkel, in una telefonata intercorsa con il presidente tunisino Kais Saied, ha espresso soddisfazione, come spiega l’Ansa, affermando che serve un dialogo ampio “con tutti gli attori politici” e che la Tunisia torni ad essere una “democrazia parlamentare”. La cancelliera ha espresso anche fiducia anche per le “conquiste democratiche realizzate in Tunisia”. La notizia della chiamata tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente tunisino Kais Saied è stata ufficializzata attraverso un comunicato. Per la decisione sono arrivate le critiche dell’opposizione che, come spiega l’Ansa, punta il dito contro il presidente tunisino, giudicando la scelta una decisione di sola facciata.

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