Milan – Torino: perché i granata giocano col lutto al braccio

L’anticipo del martedì sera del turno infrasettimanale tra Milan e Torino: perché i granata giocano col lutto al braccio.

Appena iniziato il secondo tempo dell’anticipo del martedì sera del turno infrasettimanale tra Milan e Torino, coi rossoneri in vantaggio di misura dopo la prima frazione. I granata col lutto al braccio per la scomparsa di un tifoso davvero molto importante, avvenuta nei giorni scorsi.

(Marco Luzzani/Getty Images)

Finora il risultato vede il Milan in vantaggio per una rete a zero grazie al gol realizzato da Olivier Giroud al 14esimo del primo tempo, ma a quanto si è visto nella prima frazione di gioco, oltre che fare possesso palla il Toro non è mai riuscito a rendersi pericoloso. I rossoneri sono in testa al campionato e a caccia del sesto successo consecutivo.

Invece, i granata nelle ultime giornate hanno tirato decisamente il freno a mano, dopo il sorprendente avvio di campionato. Il Torino, infatti, non riesce a vincere addirittura dal 17 settembre scorso, quando si impose di misura in casa del Sassuolo. La partita di stasera dunque è senza alcun dubbio l’occasione del riscatto, finora sprecata.

Il lutto del Torino nella gara contro il Milan: cosa è successo

A decidere, come detto, un gol dell’ex nazionale francese, l’attaccante Giroud, arrivato in rossonero in estate e che finora in campionato è andato a segno 4 volte, contrariamente rispetto a quanto avvenuto in Champions League, dove è ancora fermo a quota zero. Per il Torino, oggi è anche un giorno di dolore per la morte del piccolo Alessandro Zunino, un giovanissimo tifoso granata.

Il ragazzo aveva solo 15 anni ed è stato sconfitto da un tremendo male qualche giorno fa. A lui, la società granata aveva dedicato nelle scorse ore parole molto sentite: “Alessandro era un orgoglioso tifoso del Toro, un ragazzo pieno di vita, uno sportivo appassionato. Ed è stato uno straordinario esempio di coraggio, un indomito lottatore contro la terribile malattia che lo ha colpito”.

(Marco Luzzani/Getty Images)

Alessandro Zunino, definito da quanti lo conoscevano come “ragazzo speciale”, ha lasciato nel dolore la mamma Sonia, il papà Alberto, le sorelle Ludovica e Rebecca, oltre che i suoi nonni. Viveva a Milano e nelle scorse ore sono davvero decine e decine i messaggi di cordoglio arrivati per la sua morte.

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