Il caso Katharina Miroslawa: “Io in carcere da innocente”, cosa accadde

Katharina Miroslawa nel 1992 è stata condannata per l’omicidio del suo amante Carlo Mazza, insieme al marito Witold Kielbasinski. Nonostante la donna ora sia libera, resta un mistero intorno al caso: Katharina, infatti, ha sempre detto di essere innocente.

Nel 1992 Katharina Miroslawa è stata condannata a 21 anni di carcere insieme a suo marito Witold Kielbasinski per l’omicidio dell’imprenditore Carlo Mazza, che all’epoca aveva una relazione con Katharina.

Carlo Mazza
Carlo Mazza (screenshot video)

Katharina, all’epoca, aveva 25 anni ed era una giovane ballerina, mentre Carlo Mazza ne aveva 52 ed era un imprenditore. Dopo aver trovato una polizza per la vita da un miliardo di lire intestata a Katharina, la donna è stata accusata di essere la mandante del suo assassinio mentre suo fratello e suo marito sono stati accusati di aver ucciso Mazza.

Katharina Miroslawa, la confessione del marito in carcere

Il caso dell’omicidio di Carlo Mazza, dopo 35 anni, è ancora un giallo: resta ancora il dubbio riguardo l’innocenza di Katharina Miroslawa. La donna, all’epoca giovane e di bell’aspetto, è stata dipinta come una “dark lady” e accusata di essere la mandante dell’omicidio. Katharina si è sempre dichiarata innocente, rifiutando l’etichetta che le è stata assegnata dai media.

Katharina Miroslawa
Katharina Miroslawa (screenshot video)

Come riportato da Il Sussidiario, il giornalista Francesco Silva si è espresso sul caso l’omicidio di Mazza, dicendo che Katharina è stata indicata come possibile colpevole fin da subito: Mazza era un uomo popolare, “con gli amici tutte le sere al bar”, e “tutti erano al corrente di questa relazione che aveva con la donna”. Per gli investigatori la polizza intestata a Katharina costituiva il movente dell’assassinio.

Silva è stato il primo ad intervistare Katharina Miroslawa dopo la sua scarcerazione. Il giornalista ha riferito che, durante il colloquio, la donna non ha parlato molto: Katharina ha detto a Silva di sentirsi “tranquilla” e che “non c’entrava nulla”.

La donna si è sempre dichiarata innocente. Nel 2001, ospite a TV 7, ha affermato di aver avuto l’impressione che un gruppo di uomini si sia preso gioco di lei. “Anche tra mio marito e Carlo si saranno pur parlati, io ero lì di mezzo” ha dichiarato la donna.

Le affermazioni del marito della Miroslawa, Witold Kielbasinski, sembrerebbero confermare la sua innocenza. Mentre la donna era in carcere, Witold infatti ha ammesso di aver ucciso Mazza per gelosia (e non per denaro): “Gli sparai alla nuca e alla tempia, vicino all’orecchio”. Le sue dichiarazioni, però, non sono bastate per avere una riapertura del processo e Katharina ha scontato i 21 anni che le sono stati dati.

Katharina Miroslawa è libera dal 2013: è diventata nonna, ha ricostruito la sua carriera ed ha un nuovo compagno. La donna continua ad affermare di essere innocente, in quanto era veramente innamorata di Carlo Mazza e non avrebbe mai ucciso l’uomo con il quale voleva vivere. “Io ho subito un’ingiustizia, è un dato di fatto per me” sono le sue parole riguardo a quanto ha vissuto in seguito alla morte dell’imprenditore.

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