Katharina Miroslawa: che cosa fa oggi, 35 anni fa l’omicidio Mazza

Nel 1986, Carlo Mazza è stato trovato senza vita dal figlio, all’epoca adolescente. Katharina Miroslawa, che ai tempi aveva una relazione con Mazza, è stata accusata di omicidio insieme al marito Witold Kielbasinski. Ecco come vive oggi Katharina, uscita dal carcere definitivamente nel 2013.

Parma. L’omicidio Mazza risale a 35 anni fa: il 9 febbraio del 1986 il figlio adolescente di Carlo Mazza ha trovato il corpo senza vita del padre nell’auto di quest’ultimo.

Katharina Miroslawa
Katharina Miroslawa

Carla Mazza, ai tempi, aveva 52 anni ed era un imprenditore nel campo dell’acciaio al quale piaceva divertirsi: era un uomo di bell’aspetto ed era solito frequentare locali e donne. Il suo cadavere è stato trovato con due fori di proiettile calibro 6.35 in testa.

Katharina Miroslawa: la vita dopo l’omicidio Mazza

Gli agenti, in seguito alla morte di Mazza, hanno dato il via alle indagini e hanno trovato una polizza sulla vita dell’uomo corrispondente a un miliardo di lire: Katharina Miroslawa era stata designata come beneficiaria.

Katharina Miroslawa

Katharina Miroslawa, di origini polacche e naturalizzata tedesca, all’epoca aveva 25 anni e lavorava come ballerina in un locale. Katharina  e Carlo si erano conosciuti nel locale dove si esibiva la giovane, lo Shilling’s.

Tra i due era nata una storia d’amore che aveva portato Katharina anche a rinunciare al suo lavoro. La 25enne, nonostante la relazione con Mazza, era sposata con Witold Kielbasinski, con il quale aveva avuto un figlio all’età di 18 anni.

Le indagini per l’omicidio di Carlo Mazza sono state lunghe e caratterizzate da più cambiamenti di rotta da parte dei giudici. Inizialmente gli inquirenti erano convinti che Witold fosse stato l’assassino dell’imprenditore e Katharina la mandante. Il movente sarebbe stata la polizza sulla vita di Mazza. Sia Katharina che Witold si erano dichiarati innocenti e nel 1987 sono stati assolti.

Nel 1991 la Corte d’Appello di Bologna ha condannato nuovamente Katharina e Witold, insieme a Zbigniew Drozdzik (il fratello di Katharina) e Dimosthenes Dimopoulos (un uomo tedesco di origine greca), accusati di aver commesso l’omicidio. Nello stesso anno, però, la prima sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza.

Nel 1992 la Corte d’Appello di Bologna ha approvato le condanne del giudizio precedente ma Dimopoulos è stato assolto dal giudizio con formula piena. Witold e Katharina, dopo aver cercato di allontanarsi dal paese, sono stati ritrovati ed arrestati. Witold era andato in Germania, mentre Katharina è stata ritrovata dopo otto anni in Austria, per poi essere portata nel carcere della Giudecca a Venezia, la sua condanna è di 21 anni.

Da quel momento, Katharina Miroslawa si è dedicata alla fede e agli studi, diplomandosi nel campo dell’abbigliamento e della moda, per poi cominciare a lavorare a Venezia in un laboratorio di sartoria. La donna, inoltre, ha continuato a seguire la sua passione, ovvero la danza, partecipando ad alcuni concorsi.

Nel 2011 la donna ha ottenuto la semilibertà, grazie alla quale poteva tornare in carcere solo per dormire e nel 2012 le è stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali. La condanna di Katharina si è conclusa nel 2013. La donna è partita per Vienna, dove ha cominciato a lavorare come traduttrice per un’azienda informatica.

Katharina è riuscita a rifarsi una vita: ora si occupa di commercio di vini italiani, ha un nuovo compagno ed è diventata nonna. Due anni fa, la donna ha fatto ritorno a Parma, per visitare la tomba di Carlo Mazza. Katharina si è sempre dichiarata innocente, affermando di aver amato realmente l’ormai defunto imprenditore.

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