Denise Pipitone, le parole di Pietro Orlandi: no archiviazione

Roma. Decine di persone riunite in un sit-in in protesta contro l’archiviazione  del caso di Denise Pipitone. Tra i partecipanti è intervenuto anche Pietro Orlandi.

A Roma si è tenuto un sit-in in segno di protesta per via dell’archiviazione delle indagini relative al caso di Denise Pipitone, scomparsa 17 anni fa.

Piera Maggio, si scaglia contro gli account fake e gli hater su Facebook (Foto dal web)

Decine di persone hanno sostenuto la madre di Denise, Piera Maggio, e tra i partecipanti è intervenuto anche Pietro Orlandi, mostrando il suo supporto alla causa.

Denise Pipitone: l’intervento di Pietro Orlandi in supporto a Piera Maggio

Sono passati 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone: l’1 settembre del 2004, a Mazara del Vallo (Sicilia), è sparita all’età di tre anni e mezzo e da allora la sua famiglia non si è data pace.

La madre di Denise, Piera Maggio, continua a lottare affinché venga fatta chiarezza sul caso della figlia. Durante il sit-in a Roma, Piera ha ricevuto il supporto dei presenti contro alla richiesta di archiviazione delle indagini presentata dalle autorità che se ne stanno occupando.

L’archiviazione del caso andrebbe ad eliminare ogni speranza rimasta alla famiglia di Denise. “Ritrovate mia figlia” è la richiesta disperata di Piera, che ha ricevuto il sostegno dei presenti.

Tra questi, è intervenuto anche Pietro Orlandi, che conosce il dolore che sta provando Piera. Pietro, infatti, è il fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa 38 anni fa a 15 anni nella città del Vaticano. Il caso di Emanuela è stato archiviato e Pietro continua a chiedere giustizia per la sorella, sparita misteriosamente.

Orlandi si è espresso durante il sit-in e ha parlato con i giornalisti. Secondo l’uomo, il caso di Denise Pipitone è un rapimento e i magistrati devono continuare ad indagare, seguendo la loro “missione” di “arrivare alla verità e dare giustizia alle persone”.

Come sostenuto da Pietro, nonostante siano passati tanti anni, non si può dimenticare un’ingiustizia. Il fatto che siano trascorsi 17 anni dalla scomparsa di Denise non cancella la sofferenza provata dalla sua famiglia e la necessità di fare chiarezza sull’accaduto ed è per questo che si è tenuta la manifestazione e che Piera Maggio continuerà a lottare per avere giustizia.

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