“Sono dei rincoglioniti”: bufera su Tommaso Paradiso, insulti senza mezzi termini

Una storia su Instagram di Tommaso Paradiso ha smosso gli animi e non di poco. Parole pesanti, da entrambe le parti

Tommaso Paradiso
Tommaso Paradiso (Youtube)

E’ l’ex leader e ex frontman dei The Giornalisti, Tommaso Paradiso. Cantante dalla voce profonda, oggi è un solista e nei soli due anni che intercorrono tra oggi e la data di separazione dal gruppo che ha fondato ha già percorso molta strada. I The Giornalisti, dal canto loro, stan continuando la loro carriera come duo.

Nelle ultime ore, Paradiso ha commentato su Instagram il popolo italiano e i temi che ne caratterizzano i discorsi e le narrazioni. Da un semplice parere, però, molti ne hanno letto uno sfottò e una presa in giro.

Tommaso Paradiso lo scrive sui social: “Ripiamose”

Tommaso Paradiso su Instagram
Tommaso Paradiso su Instagram (Youtube)

L’ex frontman e fondatore dei The Giornalisti, in un momento di sconforto, ha scritto su Instagram un lungo post. In questo, divide l’Italia e la vita degli italiani in due periodi distinti: quello pre-pandemia e quello in pandemia. Nel primo periodo, Tommaso inserisce tutta una serie di attività e di interessi che secondo lui caratterizzavano la vita del popolo quasi quotidianamente. Attività più o meno divertenti come andare al cinema, dormire, svegliarsi, ballare, lavorare, studiare e cose così. Nel secondo periodo, invece, ha inserito due soli temi: il curling e l’eurovision.

Questo post ha subito scatenato gli animi dei suoi follower. Molti, infatti, han letto la story come un insulto al popolo, che dopo la pandemia non sa più di cosa parlare se non dei temi frivoli e distaccati come lo sport e la musica. Vari utenti di Twitter, per esempio, hanno criticato in modo preciso le parole di Tommaso Paradiso, facendo in particolar modo riferimento ad alcune sue canzoni:

Qualche ora dopo, però, l’ex frontman dei The Giornalisti ha preso parola sui suoi social per spiegare il suo sfogo. “Sono due anni che stiamo davanti a televisori e telefonini, non facciamo altro. Farò sempre il tifo per una pluralità, anche argomentativa e discorsiva. Non se po’ parlà sempre de ‘na cosa l’anno…“. Insomma: il tentativo di correggere il tiro c’è stato, spiegando che non si tratta di una critica ma di una riflessione. La prima impressione, però, è sempre quella che conta di più e il popolo è difficile da dissuadere.

 

 

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