Mozzarella, se la mangiate così dovete fare molta attenzione: vi state rovinando il fegato

E’ uno dei cibi più amati e più consumati in Italia, la mozzarella. Buona, comoda e versatile, va però conosciuta bene: nasconde delle insidie

Mozzarella
Mozzarella (Pixabay)

Quante volte apriamo il frigo, a fine mese, e ci troviamo solo qualche affettato in scatola, due mozzarelle, qualche verdura sott’olio e un pezzo di burro avanzato? E in quelle occasioni, allora, ci prepariamo uno dei piatti più amati dagli italiani, il frutto e il simbolo della cultura culinaria mediterranea: la mozzarella. Da sola così com’è o con il pomodoro nella gustosa e fresca caprese, la mozzarella è davvero un ingrediente principe della cucina italiana.

Come tutto, però, anche la mozzarella nasconde insidie e pericoli. Impariamo quindi a conoscerla più a fondo, così da scoprirne i difetti e i problemi in cui potremmo incorrere.

Mozzarella nel piatto: buona, ma…

Mozzarella caprese
Mozzarella caprese (Pixabay)

A tavola non è importante solo la materia prima in sé, per mantenersi sani e in forma. A svolgere un ruolo fondamentale sono anche gli abbinamenti. Come sostiene la dottoressa Valeria Petrelli, specializzata in nutrizione clinica, il modo in cui un alimento viene proposto, cucinato e associato è fondamentale per stabilirne la frequenza con cui consumarlo e anche la pericolosità.

Per quanto riguarda la mozzarella, si tratta di un alimento sicuramente gustoso e fresco, che d’estate viene consumato molto frequentemente. La caprese, però, a livello di pesantezza è un pasto importante: contiene moltissimi sali minerali e, per questo, è l’ideale da consumare dopo una sudorazione importante. Per mangiarla al meglio, però, è fondamentale accompagnarla con il pane. Senza una quantità anche minima di carboidrati, il fegato può faticare nel lavorare e nel digerire la caprese, appesantendo il fisico.

Attenzione, quindi, a non eccedere con il consumo della mozzarella. Un segreto può essere quello di cercare di alternarla con altri formaggi freschi come la robiola o il philadelphia. In questo modo si potranno ottenere piatti altrettanto gustosi e cremosi, andando addirittura ad ampliare la varietà di alimenti introdotti nel nostro organismo. Un ruolo importante è infatti la varietà: per un corpo sano, è necessario provare a mangiare di tutto un po’, non ricadendo nei classici abbinamenti a cui siamo abituati e che ci sono comodi.

Spazio quindi a idee nuove e originali. Con la mozzarella, per esempio, si può provare ad abbinare un ortaggio diverso dal pomodoro, per abbassare la quota di sali minerali e rendere il piatto più digeribile.

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