Frutta a fine pasto, fa male? La verità che non ti aspetti

Argomento molto discusso, quello della frutta a fine pasto. Ecco finalmente tutta la verità: nuovo segreto di benessere o enorme sbaglio?

Frutta fresca
Frutta fresca (Pixabay)

Dolce, croccante, nutriente: la frutta fa parte della nostra alimentazione fin da quando siamo bambini. Le linee guida per una corretta alimentazione la consigliano quotidianamente in almeno tre porzioni, segnale che la sua presenza nella nostra dieta è fondamentale. Non importa se sia con la buccia o senza, estremamente matura o quasi acerba: l’importante è consumarla.

Negli ultimi anni, però, circolano molte voci riguardo al fatto che sarebbe meglio mangiare frutta lontano dai pasti. Questo creerebbe non poche difficoltà alle persone, soprattutto a chi lavora e ha ritmi frenetici. Ecco quindi cosa dice la scienza a riguardo.

Frutta a fine pasto? Più benefici che rischi

Cestino di frutta
Cestino di frutta (Pixabay)

L’Istituto Superiore di Sanità ha voluto chiarire qualsiasi dubbio in merito al consumo di frutta a fine pasto. Secondo gli studi, infatti, la frutta fa bene sempre e anzi, il problema odierno non è tanto il momento in cui la si consuma ma il suo consumo in sé: dovremmo tutti aumentarlo. La frutta, infatti, ha molteplici effetti positivi sul nostro corpo. Innanzitutto, la sua pasta croccante stimola la sazietà: masticare un’intera mela, per esempio, richiede diversi minuti e questo ci farà sentire più sazi.

In secondo luogo, i frutti come la mela e la pera a fine pasto possono in qualche modo “pulire” i denti da eventuali residui di cibo, grazie alla loro consistenza. Consumare frutta a fine pranzo o cena, inoltre, favorisce l’assorbimento del ferro naturalmente contenuto nei cibi di origine vegetale, grazie alla sua acidità e ad alcune vitamine che contiene. Oltre a essere un ottimo segnale di fine pasto, la frutta aiuta anche a colmare la voglia di dolce che a qualcuno potrebbe venire dopo una lauta cena, aiutando quindi a non cadere nella tentazione.

Le uniche persone che dovrebbero stare più attente al consumo di frutta a fine pasto sono coloro le quali hanno specifici problemi di gonfiore intestinale. Anche a loro, però, l’Istituto Superiore di Sanità consiglia di fare dei tentativi con diversi tipi di frutta, provando soprattutto a modularne le dosi. Un segreto per consumarne di più, infatti, è quello di dividersela lungo la giornata, consumandola sia a colazione, che negli spuntini. In questo modo sarà più facile aumentare le porzioni di frutta quotidiane e, al tempo stesso, limitare cibi poco salutari e ricchi di sale e grassi.

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