“Non ho parlato per un anno”: il dramma nascosto di Raul Bova, la ripresa è stata durissima

Nel corso di un’intervista, Raul Bova ha raccontato un periodo molto difficile della propria vita. Guarire è stato davvero impegnativo

Raul Bova
Raul Bova (Youtube)

Sta per affrontare una delle esperienze più inattese e nuove della sua carriera, Raul Bova. Attore ormai amato da tutte le generazioni, è conosciuto soprattutto per i suoi ruoli più romantici, aiutati anche dalla sua bellezza che non sfiorisce mai. Tra poco, invece, vestirà i panni di Don Massimo in Don Matteo, la serie che Terence Hill ha deciso di lasciare dopo tantissimi anni.

Nella sua vita, però, c’è stato anche un periodo molto buio segnato dalla sofferenza e dalla malattia. L’attore lo ricorda ancora con dolore, la via della guarigione è stata in salita.

Raul Bova: “Il mio periodo buio”

Raul Bova e Terence Hill
Raul Bova e Terence Hill (Youtube)

Siamo abituati a vederli sorridenti, in forma, luminosi gli attori e le attrici. Le luci di scena, il trucco e gli abiti li rendono sempre quasi invidiabili e le loro vite, apparentemente facili e agiate, fanno gola a tutti. Eppure, la dimensione privata di ogni attore è quella di una persona comune e anche loro devono fare i conti con timori, malattie e periodi difficili. Per di più, spesso per loro le difficoltà vengono amplificate proprio dalla dimensione pubblica in cui vivono, che li pone sempre sotto ai riflettori.

Del suo periodo nero, Raul Bova dice: “Ora posso dire che ce l’ho fatta“. Parole pesanti che evidenziano la durezza di ciò che ha vissuto. Raul, che tra poco vestirà i panni di Don Massimo, è entrato in contatto con un nemico subdolo e invadente, la depressione. “Il malessere mentale è al pari di quello fisico“, ha raccontato l’attore. “La depressione non va sottovalutata“.

Raul Bova, però, non ha conosciuto questo insidioso nemico da adulto. Già da ragazzo, infatti, ha vissuto periodi difficili segnati dalla depressione, tant’è che non parlò per un anno intero. Nel suo libro “Le regole dell’acqua” edito da Rizzoli ha spiegato come lo sport sia stato una vera e propria cura, per lui. “Il mondo del nuoto è stato un serbatoio fantastico di lezioni di vita” ha scritto, accennando alla sua formazione da nuotatore.

Da adulto, Bova ha deciso di seguire un percorso di psicoterapia per gestire alcuni nodi della propria malattia. “Lo consiglio a tutti, a chi si accorge di non avere più controllo, a chi ha eccessi di pianto… andate da un terapeuta” ha dichiarato. Un vero e proprio inno alla cura della salute mentale, spesso messa in secondo piano rispetto a quella fisica ma così estremamente importante.

 

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