Abbassare la glicemia senza farmaci: basta sgranocchiare questo frutto

La glicemia alta è un problema molto diffuso per via dell’alimentazione troppo ricca di zuccheri, ma c’è un frutto che ci aiuta ad abbassarla senza dover ricorrere ai farmaci. 

glicemia frutto
Abbassare la glicemia

Con la glicemia alta, o peggio ancora con il diabete, la prima cosa che consigliano i medici è quella di dare una bella sterzata all’alimentazione, in modo che non vada a peggiorare la situazione, ma che anzi la migliori.

Mangiare in maniera sana è di fondamentale importanza quando si vuol tenere sotto controllo la glicemia. Invece il diabete al momento non prevede cure definitive e può causare gravi problemi di salute.

Fortunatamente ci sono alcune bevande e alcuni cibi che se assunti regolarmente aiutano l’organismo ad abbassare il tasso di glicemia. Tra questi senza dubbio ci sono le arachidi. Mangiare la frutta secca è sempre consigliato, soprattutto in inverno, ma per chi soffre di glicemia alta è un alimento che non deve mai mancare nella dieta quotidiana. Scopriamo nel dettaglio il perché.

Abbassare la glicemia senza farmaci: perché le arachidi ci aiutano

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Le arachidi abbassano la glicemia

In generale le arachidi forniscono all’organismo un apporto consistente di fibre, sali minerali e vitamine. Di contro va detto che contengono molte calorie e molte proteine, e che quindi vanno consumate con attenzione.

Ma è proprio grazie a questa caratteristica che le arachidi danno subito un senso di sazietà che più impedirci di magiare male. Inoltre rallentano il metabolismo così da permettergli di assorbire molto più lentamente le sostanze ingerite, aspetto fondamentale se parliamo di zuccheri.

Per trarne il maggior beneficio è consigliabile mangiare le arachidi al mattino, in modo che riescano ad evitare il picco glicemico, tenendo sotto controllo i valori nel resto della giornata. Ovviamente è sconsigliato consumare quelle salate, che non fanno bene alla pressione, molto meglio quelle naturali tostate. La dose giornaliera ottimale da consumare sena rischio è di 30 grammi.

Naturalmente queste indicazioni sono di carattere generale, e non tengono conto del caso specifico. Quindi è sempre meglio rivolgersi a un nutrizionista, che è in grado di indicare con precisione quali  quanti alimenti vanno inseriti nella dieta, senza incorrere in ulteriori problemi.

 

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