Vitamina B12, fate caso se avete questi sintomi: superata una certa età, i guai sono seri

La vitamina B12 è un elemento essenziale per il nostro benessere: tuttavia, in età senile possono verificarsi spiacevoli inconvenienti.

vitamina B12
vitamina B12 (fonte pixabay)

La vitamina B12 è una delle vitamine essenziali per il benessere del nostro organismo, ed è presente quasi esclusivamente in alimenti di origine animale. Si trova altresì anche in prodotti di soia fermentati, crauti e birra, oltre che negli ortaggi da tubero e nelle radici commestibili. La B12 è responsabile del corretto funzionamento del sistema nervoso, e contribuisce al normale processo di produzione dei globuli rossi. Ha un importante ruolo, inoltre, anche nel metabolismo dell’omocisteina e su quello energetico.

Tale vitamina è in grado di agire sull’assorbimento dei folati, e la sua carenza può portare a conseguenze molto serie per l’organismo. Essendo principalmente di derivazione animale, spesso i vegani possono pagare lo scotto di un’alimentazione esclusivamente vegetale. Anche gli anziani, però, potrebbero trovarsi sprovvisti di tale micronutriente, ed è necessario correre ai ripari.

Vitamina B12: ecco come sopperire alla sua carenza

carne e birra, fonti preziose di vitamina B12
carne e birra, fonti preziose di vitamina B12 (fonte pixabay)

Non è sempre possibile assumere correttamente la vitamina B12, e ciò può dipendere da un regime alimentare poco equilibrato, ma anche dall’avanzare dell’età. Durante la fase senile, infatti, l’assorbimento di vitamina B12 può essere compromesso a causa della riduzione dell’acidità gastrica. Tale eventualità comporta una insufficiente capacità dell’organismo di estrarre tale vitamina dalle proteine della carne. In tal caso, è sufficiente acquistare validi integratori vitaminici, e provvedere così a rifornire il corpo di tale, prezioso, elemento. Lo stesso vale per i vegani: in caso di deficit di vitamina B12, si rende necessaria un’opportuna integrazione, con pillole o bustine dal pratico utilizzo.

La carenza di B12 può implicare le seguenti conseguenze: danneggiare i nervi, causando formicolio o perdita di sensibilità nelle mani e nei piedi, debolezza muscolare, perdita dei riflessi, difficoltà di deambulazione, confusione e demenza. Al contrario, un sovradosaggio di tale micronutriente non riserva alcun effetto collaterale, e l’eccesso viene espulso tramite l’azione dei reni. Una corretta integrazione di questa vitamina, inoltre, scongiura il rischio di anemia. Secondo il Ministero della Salute, è raccomandabile assumere almeno 2,5 microgrammi di B12 quotidianamente, anche se, in alcuni soggetti, il fabbisogno si configura più elevato, e necessita perciò di dosi maggiori. Accurate analisi del sangue possono rilevare le eventuali carenze nell’organismo, in particolare i marker Holo-TC e il test MMA.

 

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