Filler acido ialuronico, il danno è biologico: danni permanenti

I ritocchini estetici rappresentano ormai una prassi molto comune: attenzione però ai danni del filler da acido ialuronico.

filler di acido ialuronico
filler di acido ialuronico (fonte pexels)

Il progresso della scienza ha coinvolto anche il mondo della bellezza: è ormai possibile migliorare il proprio aspetto fisico senza ricorrere a interventi chirurgici costosi ed invasivi. La soluzione più semplice, economica e quasi indolore è il ricorso a iniezioni di filler di acido ialuronico. Questa sostanza funge da riempitivo, rimpolpando quindi labbra e zigomi. Viene inoltre utilizzato per distendere le rughe di espressione e rimodellare i contorni del volto.

Il risultato è immediatamente visibile, e l’acido ialuronico si assorbe lentamente nei tessuti, permettendo così di valutare se ripetere il trattamento, oppure no. L’acido ialuronico, però, può anche provocare grossi danni, talvolta permanenti, al nostro organismo: vediamo di che cosa si tratta.

Filler di acido ialuronico: ecco tutti i rischi

filler di acido ialuronico
filler di acido ialuronico (fonte pexels)

Normalmente le iniezioni di acido ialuronico non provocano alcuna reazione allergica: per questo motivo gli specialisti spesso bypassano tutti i test intradermici preliminari. Il dopo puntura può però rivelarsi particolarmente fastidioso per le pazienti: molte di esse avvertono infatti una sensazione di bruciore nella zona trattata. In molti casi si propende quindi per un trattamento preventivo a base di lidocaina, un potente anestetico locale che inibisce la sensibilità per qualche ora. Dopo l’iniezione, inoltre, potrebbero verificarsi episodi di gonfiore e arrossamento, con la comparsa randomica di piccoli ematomi ed ecchimosi: questi disagi vengono solitamente debellati nel giro di pochi giorni.

L’applicazione di acido ialuronico, però, può anche provocare gravi danni permanenti ai tessuti trattati. Trovandosi in un ambiente ricco di tale sostanza, infatti, le cellule della pelle evitano di produrne di nuovo e innescano inoltre i processi degradativi a carico dello stesso. Le macromolecole di acido ialuronico, a causa della loro complessità strutturale, vengono successivamente riconosciute come estranee ed innescano una risposta infiammatoria locale. Il trattamento potrebbe quindi rivelarsi controproducente nel lungo periodo, e sussiste anche il rischio di una pesante dipendenza psicologica. Esiste inoltre una varietà di gravi traumatismi post-iniezioni. Tra essi elenchiamo rossori persistenti, noduli, prurito, edemi intermittenti e lo sviluppo di dolorosi ascessi.

Si sconsiglia infine di iniettare il filler durante il periodo della gravidanza, nonché nelle fasi di allattamento al seno. L’acido ialuronico è controproducente anche in concomitanza di malattie della pelle, come ad esempio l’herpes e collagenopatie. In ogni caso è fondamentale scegliere con cura il professionista ad-hoc per noi, per scongiurare tutti i potenziali rischi connessi al micro-intervento.

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