Pesce al Mercurio | Attenzione alle diete: questi due li mangi troppo spesso

Nonostante sia fondamentale per una dieta varia, il pesce può avere delle importanti controindicazioni. Attenzione al mercurio: questi lo contengono

Pesce al mercurio
Pesce al mercurio (Pexels)

Insieme alla carne, il pesce è uno dei secondi piatti più amati e consumati, in Italia. Nelle zone di mare, poi, il pescato fresco del giorno è una delle prelibatezze di cui non si può fare a meno, se si vive nei dintorni o ci si va in vacanza. Crudo o cotto, sono tantissimi i modi che esistono per renderlo il protagonista della tavola: la scelta è ampia, così come le modalità di preparazione.

Nelle ultime ore, però, sta emergendo una dura verità: alcuni pesci hanno un livello di mercurio eccessivo e dannoso per la salute. Ecco di quali si tratta.

Mercurio nel pesce: quali ridurre

Carpaccio di pesce
Carpaccio di pesce (Pexels)

Molti dei pesci che consumiamo regolarmente contengono mercurio. In molti casi, però, questo non si riscontra in livelli pericolosi per la salute: è quindi consentito consumarli secondo le proprie preferenze e senza particolari problemi. Tuttavia, il mare spesso e volentieri contiene eccessive quantità di questo metallo a causa dei rilasci dalla crosta terrestre o, purtroppo, a causa di sversamenti per mano dell’uomo.

Il mercurio, nella sua forma del metilmercurio, colpisce soprattutto il sistema nervoso centrale in via di sviluppo, per cui è pericoloso soprattutto per i bambini e per i feti. Il metallo, inoltre, può avere conseguenze anche sulla funzione locomotoria e su quella uditiva e sembra correlato anche a un aumento di peso corporeo.

Per questo motivo, l’Organizzazione dei consumatori e degli utenti (OCU) ha analizzato molluschi e pesce, per offrire un panorama dei livelli di mercurio che questi contengono. Quelli che ne hanno di più sono il pesce spada e il tonno rosso: più il pesce è grande e vecchio, più mercurio accumula. La contaminazione, infatti, avviene tramite catena alimentare: un pesce vecchio ha nella sua vita mangiato molti pesci piccoli che, a loro volta, hanno ingerito mercurio con il plancton.

Il pesce spada, tra i più amati soprattutto in Italia, contiene molti metalli pesanti: si stima che il suo livello sia di circa 0.97 mg/kg. Il tonno rosso è invece secondo in classifica e ne contiene circa 0.38 mg/kg. Successivamente i peggiori in questi termini sono la cernia e l’anguilla, che si attestano con lo 0.46 mg/kg e 0.19 mg/kg. Per cercare di ridurre i potenziali effetti negativi, quindi, è necessario consumare questi pesci in minore quantità ed alternarli con altri meno contaminati.

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