Attacco ai vertici RAI, rimozione ingiustificata: “La stanno valutando i miei legali”

Terremoto in casa RAI. Il direttivo ha preso delle scelte che hanno sconvolto tutti, i giornalisti in primis: si passa alle vie legali

Rai: caos interno
Rai: caos interno (Youtube)

Non c’è pace per la Rai. Il mese di giugno è da sempre un periodo di forti rivoluzioni e sconvolgimenti: è il mese della presentazione dei nuovi palinsesti. Questi spesso creano forti polemiche, soprattutto in merito all’introduzione di nuove proposte e alla rimozione di vecchi ma abituali programmi.

Nelle ultime ore, però, Rai1 sta vivendo un problema ben più grosso dei soliti cambi di fine giugno. Questa volta c’entra la volontà del direttivo e la mancata risposta affermativa dei giornalisti: le conseguenze sono pesanti, su ogni fronte.

Rai: ormai tra la Maggioni e i giornalisti è lotta

Francesco Giorgino
Francesco Giorgino (Youtube)

Sono giorni molto intensi, quelli che stanno vivendo i lavoratori di Rai1. Al centro della bufera, in particolar modo, c’è il TG1. Da giorni si rincorrono le voci per cui Monica Maggioni, la direttrice, abbia voluto demansionare Francesco Giorgino, Laura Chimenti ed Emma d’Acquino. La causa sarebbe nella loro mancata accettazione di un nuovo spazio informativo estivo: dalle 7 alle 9, tutte le mattine su Rai1, c’è un aggiornamento giornalistico sulle notizie principali della giornata.

Sembra che i tre giornalisti non abbiano però accettato la proposta, che infatti è stata affidata ad Alessio Zucchini ed Elisa Anzaldo. Questo, però, avrebbe causato loro pesanti conseguenze dal punto di vista lavorativo: sembra che siano stati tutti e tre definitivamente allontanati dall’edizione più importante, quella delle 20. Per quanto riguarda Giorgino, questa delusione è stata notata chiaramente dai telespettatori alla fine del TG1 delle 20 di mercoledì sera, quando il giornalista ha salutato in un modo strano e insolito il pubblico.

Secondo le voci, quindi, Giorgino, d’Aquino e Chimenti sarebbero stati spostati all’edizione delle 13.30, solo per essersi rifiutati di gestire la rassegna stampa delle 6.30 del mattino. Questa notizia ha causato enormi polemiche nel pubblico, soprattutto in chi era affezionato ai tre mezzibusti RAI. Nelle ultime ore, Adnkronos ha reso noto che secondo le indiscrezioni Giorgino avrebbe saputo di questa scelta solo il 15 giugno, un’ora prima di andare in onda.

Interpellato quindi dall’Adnkronos sui fatti, il giornalista e volto del TG1 si è limitato a dire una frase di circostanza, ma il significato fa luce su una situazione che è destinata a complicarsi. “Non sono autorizzato a parlare delle disposizioni interne all’azienda”, ha detto. “Anche perché la vicenda è oggetto di valutazione da parte dei miei legali“.

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