Raucedine e abbassamento di voce | Attenzione: possono essere i sintomi di una patologia debilitante

Quando raucedine e abbassamento di voce si presentano con una certa frequenza potrebbero essere causate da una patologia che è sempre più diffusa in Europa. 

Raucedine abbassamento di voce
Raucedine e abbassamento di voce

Solitamente siamo portati ad attribuire l’abbassamento di voce e la raucedine a un colpo di freddo, ma se il problema persiste vuol dire che nasconde qualcosa di molto più serio. 

L’abbassamento e l’alterazione del timbro e del tono di voce sono disturbi che riguardano le corde vocali. Quando accade si fa fatica a parlare con un tono naturale e questo perché siamo difronte all’infiammazione della laringe.

Le patologie che possono dare origine a questo disturbo sono tante, ma ce n’è una che non diresti mai e che invece è sempre più diffusa, soprattutto in Europa, e che è legata principalmente a uno stile di vita sbagliato.

Raucedine e abbassamento di voce: cosa può nascondersi dietro questi due sintomi

Raucedine abbassamento di voce
Raucedine abbassamento di voce

Abbassamento di voce e raucedine non sempre sono sintomi di una malattia pericolosa. Nella stragrande maggioranza dei casi sono dovuti al mal di gola o all’abuso della voce, casi in cui la situazione si risolve spontaneamente in pochi giorni.

Può succedere però che questi due sintomi siano legati a un disturbo molto più serio, e più precisamente al reflusso gastroesofageo. Questo consiste nella risalita in esofago del contenuto acido o biliare presente nello stomaco.

Il reflusso gastroesofageo porta con sé un numero importate di sintomi. Quelli tipici sono la pirosi retrosternale, cioè la sensazione di bruciore localizzata dietro lo sterno, che a sua volta può irradiarsi tra le scapole, al collo e fino alle orecchie; e poi il rigurgito acido, che consiste nella percezione di liquido acido o amaro che può arrivare fino alla bocca, irritando così le mucose della gola e causando quindi raucedine e abbassamento della voce.

Di solito il passaggio di materiale dallo stomaco all’esofago avviene normalmente durante la giornata subito dopo i pasti, ma non comporta ulteriori complicazioni. Quando il disturbo si manifesta con frequenza elevata e lunga durata vuol dire che ci troviamo difronte a una malattia.

Il reflusso gastroesofageo colpisce circa il 10-20% della popolazione adulta in Europa ed è legato nella maggioranza dei casi a una qualità della vita compromessa dalla cattiva alimentazione e dallo stress, fattori sui quali bisogna subito intervenire per risolvere il problema.

 

Impostazioni privacy