Lavarsi le mani | Se lo fai così arrivano le infezioni: al primo sintomo intervieni

Uno dei gesti più ripetuti negli ultimi due anni, quello del lavarsi le mani, può celare un serio rischio per la salute. Massima allerta a questi segnali

Lavarsi le mani: massima attenzione
Lavarsi le mani: massima attenzione (Pexels)

Negli ultimi due anni, l’emergenza sanitaria ha costretto tutti a rivedere in profondità la propria igiene personale. Se già prima della pandemia si era persone attente e scrupolose, dall’arrivo di Sars-CoV-2 tutto è cambiato: igienizzare le superfici e lavarsi le mani sono diventati gesti spontanei, più che quotidiani.

Come per tutto, però, anche quello di lavarsi le mani può essere un gesto pericoloso. Ci sono alcuni errori che potremmo pagare molto cari e che tutti facciamo, inconsapevolmente. Anzi: pensiamo che facciano proprio bene. Ecco cosa non fare mai e quali rischi si corrono.

Lavarsi le mani: attento a cosa scegli

Mani secche
Mani secche (Pexels)

Una delle armi più potenti della lotta contro il Sars-CoV-2 è proprio quella del lavaggio delle mani. Tenerle igienizzate, soprattutto se si lavora a contatto con superfici sporche, è fondamentale per evitare di portare il virus in giro, passandolo magari da una persona all’altra. Lavare frequentemente le mani, però, può causare una fastidiosa patologia cutanea, la DIC: dermatite irritativa da contatto.

Negli ultimi due anni, questa patologia ha visto un aumento incredibile dei numeri di diffusione proprio a causa dei frequenti lavaggi a cui sottoponiamo le mani. Spesso e volentieri, infatti, usiamo saponi troppo aggressivi e gel igienizzanti a base alcolica. Questi, sebbene siano utili per la riduzione della diffusione del virus, hanno sulla pelle un effetto abrasivo e disseccante che causa dermatiti, eczemi e spaccature della pelle.

Il sapone, infatti, altera fortemente l’equilibrio epidermico: distrugge i lipidi e favorisce, quindi, la disidratazione delle mani, causando spaccature, ragadi e desquamazioni. Non appena notate questi sintomi, cambiate subito abitudine e cercate di usare il sapone solo in caso di reale necessità, limitando il numero di lavaggi completi. La dermatite, se non curata, può infatti diventare cronica: a quel punto è molto difficile gestirla e controllarla.

Un modo per capire se si sta esagerando o si sta sbagliando è quello di controllare la schiuma. Se il sapone che abbiamo in casa ne fa troppa, per esempio, non è un buon segno. Questa infatti distrugge i lipidi dell’epidermide: è preferibile scegliere detergenti a base oleosa, che puliscano per affinità e non per contrasto. In questo modo, optando per oli vegetali e bagni oleati, si può rimanere igienizzati e puliti senza abbattere il film idrolipidico, fondamentale per il benessere cutaneo.

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