“Era una belva”: Francesca Neri trattata malamente, tradimento dietro le quinte

L’attrice Francesca Neri si sbottona e racconta a ruota libera: ecco qual è stato il tradimento più clamoroso nel suo percorso professionale.

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Francesca Neri (fonte youtube)

L’attrice trentina Francesca Neri da anni è riconosciuta a livello internazionale come una delle più belle ed intense interpreti del cinema. Ha del resto avuto la possibilità di lavorare al fianco di registi di calibro stellare, come Ridley Scott, Bernardo Bertolucci, Bigas Luna e Pedro Almodovar, solo per citarne alcuni.

Nonostante i recenti rumors circa una crisi con il marito Claudio Amendola, la coppia sembra volare sopra i pettegolezzi con complice ironia, e l’attore affianca tutt’ora la partner durante i momenti di maggiore difficoltà. La splendide attrice soffre infatti di una patologia assai invalidante, la cistite interstiziale e, come racconta nel libro “Come carne viva”, il disturbo ha completamente deviato il corso della sua esistenza. Durante la sua proficua carriera da interprete, inoltre, Francesca Neri ha incontrato alcuni registi dal carattere roccioso e severo: a “Il Fatto Quotidiano” ha raccontato i suoi peggiori trascorsi nel mondo del cinema.

Francesca Neri, la perdita di fiducia l’ha segnata irrimediabilmente

Francesca Neri con Javier Bardém ck12.it 20220831
Francesca Neri con Javier Bardém (fonte youtube)

I trascorsi professionali di Francesca Neri non si sono rivelati sempre privi di asperità e delusioni, come la stessa attrice ha confessato a “Il Fatto Quotidiano”. Gli imputati sono inizialmente 2: “Mentre Monicelli era soprattutto cattivo, Comencini conosceva la sottigliezza: prima ti faceva aprire il cuore alla speranza, poi ti dava la mazzata.”.

Spesso i registi spremono i loro attori come limoni, nel tentativo di carpire le reazioni più genuine e viscerali. È quanto accaduto con il celebre Pedro Almodovar, con cui ha lavorato nel film “Carne Tremula”: “Pedro è un genio intelligente e sensibile, ma sa essere duro e può farti molto male. Lui pretende che gli attori si diano completamente e conoscerli a fondo per usarne le fragilità al momento adatto fa parte di un piano che Almodovar considera necessario al film. Era una belva, era stato il mio primo dolce confidente ed era diventato aggressivo. Non lo riconoscevo più, mi sentii abbandonata, tradita. Da allora faccio fatica a fidarmi“.

I ricordi più dolci sono al contrario riservati a Domenico Procacci, che ha lottato strenuamente per averla nella pellicola “Le età di Lulù”, diretta da Bigas Luna. “Gli sono grata. A ‘Le età di Lulù’ devo tutto e con Bigas Luna, uno che ci sapeva fare, uno che aveva lanciato Javier Bardem, un simpatico nato, avrei lavorato ancora volentieri. Massimo Troisi mi scelse per ‘Pensavo fosse amore e invece era un calesse’ dopo aver visto ‘Le età di Lulù’. Rischiavo di scivolare nel cliché e invece grazie a lui ne uscii. Era un uomo sensibile, fragile, schivo nei confronti della fama e del successo“.

Nonostante le esperienze traumatiche sul grande schermo, noi auspichiamo che il ritorno di Francesca sul grande schermo avvenga quanto prima!

 

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