Cioccolato fondente | Noto marchio contaminato, è allarme rosso per i consumatori

Barrette di cioccolato fondente: è allerta per sospetta contaminazione da piombo e cadmio, ecco i marchi incriminati.

Il cioccolato fondente rappresenta sicuramente un alimento goloso ed esclusivo, e funge da antidepressivo naturale. Un noto marchio di barrette, però, nelle ultime ore è finito nella bufera a causa di una sospetta contaminazione da piombo e cadmio.

cioccolato fondente ck12.it
cioccolato fondente (fonte pexels)

Una recente ricerca made in USA ha rilevato alti livelli di metalli pesanti in 28 barrette di cioccolato fondente normalmente immesse nel mercato. Tra di esse compare inoltre un marchio insospettabile, scopriamo quale.

Cioccolato fondente contaminato: anche Lindt compare nella lista

I ricercatori hanno analizzato diversi prodotti a confronto, ravvisando quantità preoccupanti di piombo e cadmio anche nei marchi più popolari.

cioccolato fondente ck12.it
cioccolato fondente (fonte pexels)

Tra di essi compaiono infatti “Beyond good”, “Equal exchange”, “Lindt”, “Sharffen bergen”, “Alter eco”, “Pasha” e “Dove”. Il ricercatore Tunde Akinleye, addetto alla sicurezza alimentare di Consumer Reports, riferisce: “Il pericolo è maggiore per le donne incinte e i bambini piccoli perché i metalli possono causare problemi di sviluppo, influenzare lo sviluppo del cervello e portare a un QI inferiore“.

I metalli pesanti, quando ingeriti, possono arrecare gravi conseguenze all’organismo. Tra di esse, compare il rischio di un sviluppo cerebrale alterato, malattie cardiovascolari, cancro e alterazioni del sistema nervoso. Inoltre, piombo e cadmio possono provocare danni al sistema immunitario, ai reni e ledere i processi riproduttivi. Alla luce dei risultati dello studio, consigliamo di evitare i marchi incriminati, e elenchiamo di seguito quelli promossi dalla ricerca statunitense.

Gli esperti hanno evidenziato alcuni brand totalmente sicuri, come ad esempio  “Mast”, “Taza Chocolate”, “Ghirardelli” e “Valrhona”. Akinleye ha affermato al riguardo: “Ciò dimostra che è possibile per le aziende realizzare prodotti con quantità inferiori di metalli pesanti e per i consumatori trovare prodotti più sicuri“.

Già nel lontano 2009, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare aveva rilevato che “l’esposizione media (di cadmio, n.d.r.) degli adulti europei si avvicina o supera di poco la dose settimanale tollerabile e che l’esposizione di sottogruppi come vegetariani, bambini, fumatori e le persone che vivono in aree altamente contaminate possono raggiungere circa il doppio di detta dose“.

L’ideale sarebbe quindi evitare quanto più possibile il rischio di ingerire metalli pesanti, scegliendo cioccolato fondente in barrette artigianali, o perlomeno prediligendo i marchi ritenuti sicuri.

 

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