Ci sono buone notizie sul fronte dei bonus messi in campo dal governo Draghi prima e Meloni poi per far fronte al caro vita. Ampliata la platea, ecco chi potrà ricevere 200 euro
Il governo Draghi prima e quello a guida Meloni poi, hanno messo in campo forme di aiuto economico rivolte alle famiglie più bisognose, per far fronte al caro vita derivante dalla storica inflazione che ha interessato l’Italia a causa delle congiunture economiche derivanti dalla guerra intrapresa dalla Russia in Ucraina.
Tutti ricordano infatti il famoso bonus di 200 euro una tantum stanziato nel 2022 e rivolto ad un’ampia platea di persone: una piccola boccata d’ossigeno per andare a compensare, in particolare, l’impennata dei prezzi di gas, carburante e prodotti alimentari.
Ebbene ci sono buone notizie da questo punto di vista perché come confermato nelle scorse ore, il governo ha deciso di estendere ulteriormente tale bonus anche a chi fino ad ora non poteva richiederlo. Lo hanno fatto, rispettivamente, il ministero del Lavoro e quello delle Finanze firmando il relativo decreto che prevede un importante allargamento della platea dei beneficiari di tale indennità, anche per il 2023. Vediamo dunque chi potrà ricevere e come ottenere i 200 euro.
La principale novità è legata al fatto che la somma di denaro potrà essere d’ora in avanti richiesta anche dai lavoratori autonomi e dai professionisti che risultano non essere titolari di una Partita Iva e che, fino allo scorso anno, erano esclusi dall’accesso all’indennità. Ricordiamo che nel 2022 la misura, disposta dal decreto legge 17 maggio 2022, prevedeva una prima erogazione di 200 euro ed una successiva aggiunta di ulteriori 150 euro, fatto salvo che venissero rispettati alcuni requisiti economici per poter fare domanda o, nel caso dei lavoratori dipendenti o dei pensionati, riceverli automaticamente in busta paga o nel cedolino della pensione.
L’allargamento della fascia dei beneficiari consente ad oltre 30mila lavoratori autonomi ed almeno 50mila professionisti, 30mila dei quali sono specializzandi in medicina e chirurgia, di ricevere i 200 euro. I requisiti richiesti per rientrare in tale ‘gruppo’ sono: un reddito complessivo lordo percepito nel periodo d’imposta 2021 non superiore a 35mila euro; inoltre non dovranno aver ricevuto il bonus di 200 euro “come dipendenti di azienda pubblica o privata o in qualsiasi altra forma”.
Anche in questo caso una fetta di queste 80mila persone potrà ricevere anche una seconda tranche, sempre una tantum, da 150 euro, come previsto dal Decreto Aiuti Ter. In questo caso il requisito richiesto è quello di percepire, o dichiarare, un reddito complessivo lordo non superiore a 20mila euro. Portando l’ammontare totale ricevuto a 350 euro. Presentare la richiesta è molto semplice: è sufficiente accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate o al sito ufficiale del proprio ordine professionale.
Articolo di Daniele Orlandi
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