Chi è il preferito del vostro gatto: ve lo dice la scienza

I nostri amici a quattro zampe diventano veri e propri membri della famiglia: sapete chi è il preferito del vostro gatto? Lo svela la scienza

Chiunque abbia un animale domestico sa bene quanto amore e tenerezza, gioia e divertimento, questi portino nella nostra vita. Sono compagni fedeli, che ci restano accanto e diventano dei veri e propri membri della famiglia. Hai un gatto e vuoi sapere, chi tra voi, è il suo preferito? Ecco cosa devi sapere: te lo svela la scienza, preparati a restare davvero a bocca aperta!

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Cosa dice la scienza: chi è il preferito del gatto? – CK12.it

Di sicuro è una diatriba scherzosa che tutti abbiamo affrontato con i nostri cari, prima o dopo. Un po’ come si fa anche a proposito dei bambini: chi è il tuo preferito? Se vi siete posti questo interrogativo riguardo al vostro amatissimo micetto allora è il momento di fare chiarezza: la risposta potrebbe sorprendervi.

Cosa dice la scienza: chi è il preferito del vostro gatto?

Ovviamente, tenete conto che ogni gattino è diverso così come il nucleo familiare di cui potrebbe far parte. Non c’è dunque una regola fissa, ma a seguito di alcuni esperimenti è emerso che i micetti hanno una predisposizione, in genere, verso qualcuno in particolare. Di chi si tratta? Scopriamolo subito e vediamo anche il motivo alla base di questa scelta.

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Chi preferisce il gatto? Cosa rivela la scienza – CK12.it

Pare che i gatti tendano a preferire le donne e, di conseguenza, se la nostra famiglia è composta da diversi individui, finiranno per attaccarsi e orientarsi prevalentemente verso di loro. Sono due gli studi che hanno fatto emergere questa caratteristica nei filini, uno ad opera dell’Università del Sussex e l’altro della rivista Behavioural Processes. In entrambi i casi si è osservata l’interazione dei micetti nei confronti di coppie diverse e sono state tratte le seguenti conclusioni.

Sembra che i gatti tendano a preferire le donne poiché riescono a stabilire con loro un legame che appare quasi simbiotico grazie al modo di comunicare. Come accade con i bambini, queste utilizzano un timbro e un tono di voce particolare, tenero, che spinge i mici ad adeguarsi, tanto che il miagolio di alcuni diventa molto simile al pianto dei neonati. Questo per fare in modo di “smuovere” i nostri sentimenti e spingerci ad asseconda ciò che desiderano, ottenere ciò che vogliono, che si tratti di coccole o magari di cibo.

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