Ambiente, allerta meteo per dieci regioni d’Italia: i dettagli

Allerta meteo su otto regioni d’Italia

Allerta meteo arancione

Le previsioni dell’Aeronautica militare per oggi, lunedì 3 agosto, in Italia, indicano la presenza di un’importante saccatura proveniente dalla Francia, ma di origine nord-atlantica, capace di determinare un forte peggioramento delle condizioni generali, un peggioramento importante, tanto da costringere il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile a diramare l’allerta meteo per ben dieci regioni della penisola italiana. Vediamo il dettaglio.

Otto regioni sotto il nubifragio

Le regioni interessate da condizioni meteo avverso con cielo molto nuvoloso, rovesci, temporali diffusi, “frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento” sono la Lombardia e il versante nord-occidentale dell’Emilia, per le quali l’allerta meteo è arancione. Per Liguria, il resto dell’Emilia Romagna, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, l’Umbria, le Marche, il Trentino Alto Adige e la Toscana l’allerta meteo è invece di livello giallo. Ricordiamo che i “colori” dell’allerta meteo sono di 9 livelli e vanno dal rosso, quando si segnala un’elevata attività idraulica, al verde quando sono non vengono segnalati fenomeni di alcun rilievo. Nel mezzo tutte le gradazioni del segnalatore semaforico che vanno dal giallo all’arancione. Nello specifico i due tipi di allerta diramati per la giornata di oggi, arancione e giallo, indicano rispettivamente moderata criticità idraulica e ordinaria criticità idraulica.

Il resto del territorio nazionale

Sempre secondo le fonti dell’Aeronautica e del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile le temperature minime sono segnalate in forte diminuzione rispetto ai clamorosi picchi di calore del fine settimana appena trascorso. Ricordiamo che in alcuni settori della Sardegna si è registrata una temperatura percepita di 52° e su gran parte del territorio nazionale ci si è attestati su una media di 45°. Sono segnalate in lieve aumento le temperature sulla Calabria, versante tirrenico, sulla Sicilia nord-orientale e sul versante del Gargano della Puglia, nel resto dell’Italia la situazione viene considerata stazionaria.

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