Clamoroso epilogo nel match del campionato brasiliano tra Botafogo e l’Internacional de Porto Alegre, disputato sabato 29 agosto allo stadio Nilton Santos di Rio de Janeiro, al termine della gara vinta dagli ospiti per 0-2, il portiere dei padroni di casa, Gatito Fernandez, distrugge il var a calci e pugni. Vediamo perché.
Internacional-Botafogo è uno dei match più sentiti del campionato brasiliano, in campo, diviso tra i due club, un palmares fatto di cinque titoli nazionali, due Copa Libertadores e una Copa Conmebol. Una sfida sempre ricca di grinta e spettacolo. E così è stato anche sabato scorso quando, la squadra prima in classifica nella Serie A del Brasile, grazie alle reti di Thiago Gallardo al 6′ e di Gabriel Boschilia al 28′ si è aggiudicata il match. Il veleno è nella coda. Grazie al supporto del Var accade che l’arbitro della gara, il signor Thiago Duarte Peixoto, ha annullato due reti al Botafogo.
Non l’ha presa bene l’estremo difensore dei nero bianchi che, uscendo dal campo a fine match, ha letteralmente distrutto a calci e pugni la macchina del VAR. Un gesto inqualificabile ma per il portiere decisamente liberatorio. Ora, oltre a dover rifondere i danni del costoso apparecchio, Gatito Fernandez, paraguayano classe 1988, rischia ben sei giornate di squalifica. “Picchiare” il VAR è come picchiare l’arbitro e la pena, per una misfatto del genere, è commisurata in quella dimensione. Da segnalare che con, questa vittoria, l’Internacional de Porto Alegre consolida il primo posto in testa alla classifica del campionato mentre il Botafogo veleggia tristemente al tredicesimo posto.
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