Legionella, allarme a Busto Arsizio: 16 casi e un morto

Allarme legionella in Lombardia: un morto e 16 i casi accertati sinora. In corso controlli sulle acque.

(Carsten Koall/Getty Images)

Il focolaio sta interessando il comune di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Stando a quanto detto dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, i casi accertati nelle ultime ore sono 16. Una delle persone coinvolte, un 78enne con patologie pregresse, è morto. Sono già in corso indagini sulle acque delle abitazioni, i risultati si attendono nella giornata di domani.

Busto Arsizio: allarme legionella

Torna la paura in Lombardia dopo che nelle scorse ore sono stati accertati 16 casi di legionella, un batterio che normalmente vive in ambienti acquatici e che, se contratto, colpisce il sistema respiratorio, anche con forme acute di polmonite. Confermata anche la morte di un uomo, un 78enne residente in città, anche se “il decesso registrato non è attribuibile con certezza alla legionella trattandosi di un paziente pluripatologico e anziano” specifica il consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della terza Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia.

“La situazione è sotto controllo – chiarisce Monti – tutti i 16 contagiati non sono in condizioni gravi e nessuno è ricoverato. Teniamo altissima l’attenzione e ringrazio gli operatori sanitari impegnati in queste ore con grandissima professionalità”.

Controlli igienico sanitari sulle acque

Predisposti subito controlli e analisi sulle acque: “Le autorità sanitarie territoriali si sono attivate immediatamente e hanno realizzato i prelievi e la campionatura delle acque nelle abitazioni di residenza, il controllo degli impianti idrici, dell’acquedotto e delle torri di raffreddamento”, ha informato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. Le analisi di laboratorio sono stati necessari per circoscrivere i contagi e i primi risultati sono attesi nella mattinata di domani. “In via precauzionale è stata altresì eseguita una iperclorazione dell’acqua. Sono in corso ulteriori accertamenti igienici e sanitari previsti dai protocolli di sicurezza” ha continuato Gallera.

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