Il diritto di contare, stasera su RaiUno: cose vere e inventate nel film

Il diritto di contare, stasera in onda sul primo canale la storia di tre donne che hanno contribuito alla corsa americana allo spazio

Il diritto di contare

Il diritto di contare come tanti film ha origine da un libro ma questo ha la particolarità di nascere dalla bozza di un testo: nel 2017, infatti, la pellicola anticipò la carta stampata perché le riprese terminarono prima della pubblicazione del libro.

Stasera la Rai lo ripropone ed è un film che si potrebbe definire adatto alla stagione. Leggero e non troppo impegnativo ma neanche indifferente a certe tematiche come la condizione degli afroamericani tra gli anni ’60 e ’70 (che negli ultimi messi è tornata nelle cronache, segno che forse non è mai stata superata pienamente).

Tre donne che lavorano per la Nasa danno un contributo decisivo nella corsa allo spazio che gli Usa, nell’ambito della Guerra Fredda, stanno fronteggiando con l’Unione Sovietica.

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Il diritto di contare, il personaggio di Kevin Costner non è mai esistito

Le donne in questione sono due matematiche e un aspirante ingegnere. Essere neri nella Virginia degli anni ’60 non è cosa facile e le tre donne, ognuna con la propria storia e i propri problemi, si integrano nella trama del film, ma non tutto ciò che si vede è vero.

Il personaggio di Kevin Costner, ad esempio, è inventato. Non è mai esistito quel capo dei matematici.

Katherine Johnson è una delle tre donne e all’inizio del film il padre si trasferisce perché ben cosciente dell’intelligenza della figlia, decide di cambiare aria per poterla fare studiare: questa non è un’invenzione cinematografica perché i fatti andarono realmente così.

Quello che invece traspare di più nel film che pare invece non ci fosse nella realtà, è la segregazione della donna all’interno degli uffici della Nasa.

Vero è anche che Mary Jackson fu il primo ingegnere donna. Meno vero, invece, è la questione del bagno differente per bianchi e neri con le protagoniste che hanno sempre usato quello frequentato anche dai bianchi.

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