Delitto di Cogne, avvocato Taormina ottiene pignoramento della villetta

Delitto di Cogne, l’avvocato Carlo Taormina, difensore della Franzoni nel fatto di cronaca del 2002, vince in tribunale contro la sua ex assistita

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Villetta Cogne (foto pagina Facebook Radio Phenomena)

Il tribunale di Aosta dà ragione a l’avvocato Carlo Taormina che può proseguire nel pignoramento della villetta di Cogne dove nel gennaio 2002 si consumò uno degli episodi più noti della cronaca nera italiana.

A morire fu il piccolo Samuele Lorenzi e per quell’omocidio la madre, Annamaria Franzoni, fu condannata. Taormina difese la donna in tribunale e il suo onorario era di 275mila euro. Nell’atto del pignoramento la cifra è salita a 450mila euro.

La villetta di Cogne, in località Montroz, era l’unico bene aggregabile e così Taormina nei mesi scorsi, assistito dal figlio Giorgio, pignorò metà proprietà immobiliare dove la Franzoni, dopo sedici anni di carcere, tornò prima di trasferirsi sull’appenino emiliano.

Franzoni e marito si opposero a questo pignoramento ma oggi il giudice Paolo De Paola ha dato ragione all’ex avvocato della famiglia.

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I coniugi si erano opposti al pignoramento sostenendo che tale provvedimento non si potesse eseguire perché la villetta fa parte di un fondo patrimoniale nato nel maggio 2009. E proprio questo punto è stato respinto dal giudice. Secondo quest’ultimo il fondo costituito dal marito è legato alla vicenda della moglie che per via del suo stato non poteva occuparsi dei bisogni della famiglia.

E dei bisogni della famiglia è legato anche il debito verso l’avvocato e pertanto la costituzione del fondo non può essere utilizzato come opposizione al pignoramento.

A questo punto la casa può essere messa in vendita e su questo punto ci sarà un giudizio del tribunale il 30 ottobre prossimo.

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