In onda questa sera su Rai3 il secondo appuntamento della docu-serie “Illuminate”. Protagonista della puntata Alda Merini, raccontata dall’attrice Claudia Gerini e dalle testimonianze della figlia e degli amici, tra i quali il musicista Giovanni Nuti.
Un sodalizio durato oltre 15 anni quello tra Alda Merini, poetessa e scrittrice, e il compositore Giovanni Nuti. Nella puntata della docu-serie Illuminate, in onda questa sera su Rai 3, Claudia Gerini canterà alcuni dei brani nati dalla collaborazione tra il musicista e la poetessa scomparsa nel 2009.
Chi è Giovanni Nuti?
Giovanni Nuti è un musicista e compositore, nonchè grande amico della poetessa Alda Merini. La sua passione per la musica nasce fin da bambino: a 10 anni inizia lo studio del pianoforte, appassionandosi fin da subito al repertorio classico. Tra le grandi passioni del musicista, molto forte è quella per la musica lirica e, in particolare, verso la musica del compositore toscano Giacomo Puccini.
Spinto dall’amore per la musica, Nuti si specializzò in musicoterapia e svolse l’insegnamento della materia per alcuni anni in una scuola elementare di Sarzana.
Parallelamente alla professione d’insegnante, Giovanni Nuti pubblica nel 1989 il suo primo album “Al parco dei silenzi” che vede la collaborazione di Enrico Ruggeri. Di soli due anni dopo è la sua partecipazione al Festival di Sanremo dal quale nascono importanti collaborazioni. Come quella con Milva, di cui cura come autore l’album “Milva canta Merini” con cui la cantante ritorna sulle scene discografiche dopo oltre 11 anni di stop.
L’amicizia di Giovanni Nuti e Alda Merini
Tra le più importanti collaborazioni del musicista, la più intensa è stata di certo quella con Alda Merini. Un “matrimonio artistico” -come amava definirlo la poetessa – che ha portato il musicista alla pubblicazione di splendidi album come “Rasoi di Seta” o quello che viene considerato il testamento artistico dell’amica Alda ” Una piccola ape furibonda”.
In un’intervista di qualche anno fa, Giovanni Nuti racconta la curiosa genesi dei brani nati dalla collaborazione con la poetessa: “Lei mi dettava le poesie al telefono. Dopo di che mi mettevo al pianoforte e la metrica era così perfetta che non c’era mai bisogno di cambiare una parola per fare stare il testo nella musica. Tutto avveniva con grande facilità e velocità.”
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