È morto il giornalista Pino Scaccia, storico inviato Rai

Si è spento Pino Scaccia a causa del Covid-19, aveva 74 anni. Aveva firmato alcuni dei servizi sui fatti più importanti della storia recente

Pino Scaccia
Pino Scaccia (foto Adnkronos)

Addio a Pino Scaccia, storico volto della Rai per i servizi all’estero. Il giornalista è morto oggi a causa del Covid in un ospedale romano, aveva 74 anni. Per la televisione pubblica ha seguito molti avvenimenti storici, dalla disgregazione dell’Unione Sovietica e la guerra nella federazione jugoslava.

Ha seguito anche eventi più recenti come il periodo successivo all’invasione degli Stati Uniti in Iraq avvenuta nel 2003 e la rivolta in Libia nel 2011. Ha lavorato molto nei paesi dell’Est tanto ed è stato uno dei primi giornalisti a entrare nella centrale di Cernobyl dopo il disastro dell’aprile 1986.

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Pino Scaccia, l’Usigrai: “Perdita per tutta la professione”

In Italia Scaccia aveva invece seguito avvenimenti legati al terrorismo e alla mafia ma anche catastrofi naturali come terremoti e alluvioni. Al Tg1 è stato caporedattore dei servizi speciali. L’Usigrai, l’Unione sindacale dei giornalisti Rai, ha scritto in una note che la sua perdita è grave per tutta la professione, definendo Scaccia “giornalista di razza”, esprimendo cordoglio a tutta la famiglia.

Nella sua lunga carriera è stato anche docente del master di giornalismo radiotelevisivo all’Università Lumsa di Roma. Non solo giornalista ma anche scrittore, nella sua attività editoriale ha infatti pubblicato 15 libri.

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